Basta interferenze improprie, l’Italia è il fanalino di cosa dell’UE

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“Mi auguro che la provocazione di Della Valle e le parole di Renzi sulla presenza delle banche nell’assetto proprietario dei giornali non vengano archiviate, ma siano subito recepite”. Così il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti, interpellato dall’Adnkronos, commenta l’intervista a Repubblica del patron della Tod’s che chiede al presidente del consiglio di sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli di uscire da Rcs accusandolo di operare in modo “miope e arcaico”. In mattinata, intervenendo a Repubblica Tv anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha chiesto una “rottamazione di sistema in Italia”, incluso il “potere delle banche nei giornali”. “Spero che la riflessione di Della Valle e le frasi di Renzi, che fanno seguito a tante altre indicazioni in merito da parte di illustri costituzionalisti mai ascoltati, portino ad una discussione aperta sul tema che si concluda con una normativa nuova ed efficace”, insiste Giulietti. Una normativa nel settore dell’editoria che “allinei l’Italia agli altri paesi europei e non la lasci relegata a fanalino di coda dell’Ue come adesso”, aggiunge ancora il portavoce di Articolo21. “Si tratta esclusivamente di recepire in legge le indicazioni europee sul conflitto di interessi – spiega – sull’autonomia dei giornali dalla politica e dalle banche, sulla trasparenza della proprietà e sulla concorrenza”. “Sarebbe ora che in tema di editoria l’Italia si adeguasse agli altri paesi europei, perché in Europa deteniamo una posizione assolutamente indecorosa per la continua interferenza di interessi impropri nella conduzione di aziende editoriali”, attacca Giulietti. “E’ giunta l’ora che il tema venga affrontato a livello normativo – conclude – con una riforma della legge dell’editoria alla luce delle raccomandazioni europee”. (Cim/Opr/Adnkronos)


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