La denuncia del MADA Center: libertà d’espressione violata nei territori

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Riceviamo e di seguito pubblichiamo da parte della ONG palestinese MADA ( Palestinian Center for Development & Media Freedoms), attiva nella promozione e nella protezione della liberta’ di stampa e di espressione dei giornalisti nei Territori, la denuncia dei fatti accaduti sabato a Hebron durante la ripresa delle manifestazioni pacifiche nel villaggio di “Kana’n”. In allegato il report relativo al mese di gennaio.

Di MADA
Il Centro Palestinese per lo sviluppo e la liberta’ di stampa condanna gli attacchi delle Forze di occupazione israeliane (IOF) diretti contro i giornalisti palestinesi durante la ripresa delle manifestazioni pacifiche nel villaggio di “Kana’n” (Hebron) nella giornata di sabato 09/2/2013. Le forze dello IOF hanno attacato, trattenuto e imprigionato i giornalisti presenti nel villaggio, in particolare il fotografo della Associated Press Nasser Al Shiokhe, il fotografo della French Agency Hazem Badir, e due fotografi Reuters Ma’moun Wazoz e Yosri Al Jamal.
MADA condanna anche il prolungamento dei termini della detenzione amministrativa del reporter della Shehab agency Amer Abu Arfah.

Lo IOF ha trattenuto il cameraman PalMedia Abdulghani Alnatsha per piu’ di 24 ore, durante le quali egli ha subito un trattamento orribile. Alnatsha racconta a MADA di essere stato colpito di sorpresa da un gruppo delle forze di occupazione, e di essere stato arrestato.
Dopo essere stato legato e’ stato obbligato a rimanere al caldo torrido all’interno di un mezzo corazzato e, circa verso le 15.00, racconta di essere stato portato insieme a tre attivisti internazionali e due palestinesi nell’insediamento di Kiryat Arba.
Qui sono stati trattenuti al freddo e senza cibo fino alle 14 del giorno successivo,  quando sono stati tradotti in caserma per la registrazione dei dati personali e il rilevamento delle impronte digitali.

Infine, sono stati trasportati in prigione, spogliati per l’ispezione, dotati di uniforme da galera e condotti a processo davanti all’Ofar Court verso la mezzanotte di domenica. La sentenza ha disposto 4 mesi di prigione per Alnatsha o una multa di 1,000 shekels (circa 270 $), che lui ha pagato per ottenere il rilascio.
Lo IOF ha anche trattenuto il fotografo Associated Press Nasser Al Shiokhe per ore mentre era nel villaggio.
Al Shiokhe racconta a MADA: “mi hanno preso e obbligato a rimanere seduto con le mani legate fino alla fine delle manifestazioni. Al Shiokhe aggiunge: “lo IOF ci colpisce crudelmente e sistematicamente in ogni manifestazione, chiediamo un movimento internazionale che ci protegga”.

Il fotografo della French agency Hazem Badir racconta a MADA che uno dei soldati delle forze di occupazione lo ha avvicinato e lo ha colpito in fronte con il suo elmetto, ferendolo. Badir aggiune, “non si e’ fermato qui; … colpiva i miei colleghi della Reuters Yosri Al Jamal e Ma’moun Wazoz gridandogli contro”.

MADA condanna  anche il prolungamento dei termini della detenzione amministrativa del reporter della Shehab agency Amer Abu Arfah per la quarta volta di fila dal suo arresto del 21/8/2011. Il rilascio dovrebbe avvenire il 19/2/2013.

MADA sollecita le organizzazioni internazionali affinche’ intervengano immediatamente per proteggere i giornalisti dai continui attacchi delle forze di occupazione in violazione dei loro diritti.

MADA chiede anche il rilascio di Abu Arfah e la fine della pratica della detenzione amministrativa dei giornalisti.

MADA sottolinea che il silenzio e la mancanza di posizione ufficiali di condanna, oltre all’inesistenza dell’obbligo di dover rispondere delle azioni criminose commesse contro i giornalisti incoraggia la perpetuazioni di tali violazioni.

Report MADA Gennaio

Per info e approfondimenti:

http://www.madacenter.org


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