L’Ilva priorità, altro che primarie!

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Gli sballottati Bersani che propone il papa buono e Renzi il papà suo (ma con tutti gli esempi a disposizione, era proprio il caso d’utilizzare assonanze col “papi” da rimembranze ventennali?!)  si stanno dando un gran daffare per accaparrare i voti del primo turno concessi a Vendola…

Intanto, circa 20.000 (v-e-n-t-i-m-i-l-a !) umani dell’Ilva e indotto,  stanno come d’autunno sugli alberi le foglie…
Trattasi di circa 20mila famiglie risucchiate dal vortice instaurato, nel corso di decenni, dai vertici instauratisi negli italici governi che, evidentemente, hanno tenuto bordone al padrone, ovvero hanno preferito considerare “minchiate” i cancri in eccesso della Puglia…

Tornando ai due da ballottaggio notiamo che, in quel senso, non hanno proferito verbo: troppo impegnati (come non capirli?!) nella conquista del capo di nuovo governo. Governi di quella fatta?! Scordatevelo! Ancora stiamo dando dopo decenni d’aver già dato!

Le testate nazionali stanno “buttando là” che l’Ilva, nel corso dei decenni, tentò di “concupire” (la magistratura rivelerà se ci riuscì o no) Vendola e pure Bersani acciocché anche ‘sti due (oltre a tutti gli altri già palesemente “concupiti” e arrestati) si “lavorassero” l’Arpa e gli ambientalisti che, scatenando troppo casino, minacciavano il buon (?!) vivere tarantino ossia i miliardi per i Riva e la busta paga sicura per ciascun operaio, assolutamente compatibile con le -cit.- minchiate da morti per cancro.

A vederla così parrebbe che solo i “vecchi” (così identificati da Renzi) dovrebbero risponderci in merito al pregresso. Niente di più falso. Tenuto conto che Renzi, novello outsider, si sta fortemente adoperando per appropriarsi dei voti  ottenuti dai  “vecchi” ante ballottaggio, volendo dimostrare d’essere il migliore,  dovrebbe quanto meno spiegarci  perché ci tiene così tanto ad accaparrarseli…


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