Due scandali della democrazia
Ma la sinistra anche se vince, perde da sola!
L’elezione bis di Napolitano. Certamente un fatto storico, per più di un motivo.
Dopo Marini anche Prodi immolato sull’altare di un partito suicida. Il nuovo inquilino del Colle non c’è!
Prodi al Quirinale, Rodotà a Palazzo Chigi
L’assemblea dei “Grandi elettori” del Pd ha deciso, alla unanimità, di candidare Romano Prodi. Noi che abbiamo sostenuto e sosteniamo Stefano Rodotà, ne prendiamo atto con amarezza e con soddisfazione. Con amarezza perché la scelta di non indicare un nome concordato con Berlusconi poteva e doveva essere fatta prima della vergognosa giornata di ieri. Con soddisfazione perché senza la campagna per Rodotà ed il coraggioso voto di 240 parlamentari, lo schema già deciso non sarebbe saltato, e per l’ennesima volta il conflitto di interessi avrebbe avuto la meglio sull’interesse generale.