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Giornalisti, un conflitto di interessi c’è anche per noi (appunti per il Forum sul Giornalismo)

Roma, 20 novembre 2013 – Di solito succede a novembre, all’indomani delle alluvioni e delle frane che puntualmente devastano questa o quella regione italiana. Allora puntualmente risuona nei telegiornali e sui quotidiani del “bel” Paese un pianto greco sopra il saccheggio del territorio, il ritardo nei soccorsi, l’emergenza climatica trascurata, la protezione “incivile”. Come una febbre influenzale, se ne va in pochi giorni. Raramente se ne parlerà nel corso dell’anno. Praticamente mai giornali e telegiornali si impegneranno in una vera campagna

Dopo il ciclone, l’onda della disperazione

I Tg di mercoledì 20 novembre – E’ questo il rischio strisciante tra gli sfollati di Olbia e delle altre aree della Sardegna; nel giorno dei primi funerali il testo di un buon servizio del Tg2 preconizza la disperazione montante e la paura di essere abbandonati. Tutte le testate, con l’eccezione di TgLa7, dedicano l’apertura e la prima parte dell’edizione al dramma dell’isola; cominciano ad emergere le domane e le accuse. Il vescovo di Olbia è moderato nei torni e duro nella sostanza

Francia, un brutto giorno per la libertà di stampa e per la democrazia

Parigi sembra a tratti una zona di guerra. Poliziotti armati presidiano le sedi dei giornali,delle radio, delle tv. Si teme che l’uomo che ha sparato venerdì sera contro BFMTV, la Cnn francese, e due giorni dopo a Liberation ferendo gravemente un assistente fotografo possa colpire ancora. Le immagini dell’attentatore, riprese dalle telecamere a circuito chiuso sono state diffuse in tutta la Francia. E’ caccia all’uomo con forme di psicosi collettiva. Quattrocento le segnalazioni

Tv, che brutto che fa

Il nuovo numero della Rivista dell’AREL, l’Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Nino Andreatta, è interamente dedicato al tema della Bellezza, con contributi, tra gli altri, di Piercamillo Davigo, Gianfranco Ravasi, Massimo Bray, Giorgio Amitrano, Andrea Granelli. Pubblichiamo qui la riflessione dedicata alla televisione