Al fianco dei colleghi in sciopero per protestare contro una gestione dissennata dell’azienda editoriale si schierano la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e di Basilicata. «Non solo il Tribunale di Catania non sta ottemperando alle prescrizioni di legge in materia di retribuzione dei lavoratori – dicono –, ma gli amministratori giudiziari appaiono totalmente incuranti della qualità del prodotto da mandare in edicola e delle relazioni sindacali con i giornalisti, visto che hanno inspiegabilmente lasciato la gestione dell’azienda nelle mani del direttore generale che l’ha governata in questi anni portandola al disastro economico-finanziario cui dicono di voler rimediare».
Il sindacato dei giornalisti chiede che sia fatta chiarezza sulla situazione del giornale e auspica una svolta dalla riunione convocata presso la Task Force della Regione il prossimo 22 gennaio. «Oltre ad assicurare la continuità aziendale e la qualità dell’informazione da parte del principale giornale di Puglia e Basilicata – osservano Fnsi e Assostampa – è dovere dei rappresentanti di un organismo dello Stato rispettare i diritti dei giornalisti, il cui senso di responsabilità ha consentito sinora al giornale di essere in edicola nonostante questi diritti siano stati quotidianamente calpestati da chi gestisce l’azienda».