Nel giorno in cui viene approvato il Decreto Sicurezza, fra colpi di mano e atti di arroganza, e mentre si cominciano a vedere gli effetti dei vari provvedimenti dell’attuale esecutivo, a cominciare dal Decreto Caivano, che ha riempito nuovamente le carceri minorili, Mirella Serri riflette insieme a noi su quali siano la genesi e le prospettive di questa destra.
Serri, docente di Letteratura moderna e contemporanea e collaboratrice di alcune delle principali testate italiane, ne parla a partire da “Nero indelebile. Le radici oscure della nuova destra italiana” (edito da Longanesi), un saggio documentato e profondo nel quale analizza la nascita e le prospettive di Fratelli d’Italia, il partito oggi egemone nel nostro Paese, mettendone in evidenza le radici culturali, i riferimenti e i non pochi aspetti controversi. Un’opera necessaria, dunque, per andare a fondo e non farsi trovare impreparati di fronte ai prossimi eventi. Nulla, infatti, deve sorprenderci: non i contenuti delle inchieste di Fanpage, non le leggi varate, non i toni, non i modi, non gli slogan, non la voglia di premierato, nulla di nulla. E soprattutto, ribadiamo ancora una volta che non bisogna sbagliare fascismo per non sbagliare anti-fascismo: Meloni e soci non sono eredi di Mussolini e Farinacci, lontani anni luce dalla loro generazione e dal mondo in cui sono cresciuti, ma in parte del radicalismo anni Settanta e in parte, più che mai, del reducismo genovese, alla base delle pelose promozioni dei responsabili dei fatti di quei giorni. Una rivincita sulla storia, insomma, di cui Atreju costituisce il simbolo sotto forma di trionfo mediatico.