Giovani adulti, i progetti dell’ ASP Asilo Savoia. Quando accoglienza e inclusione possono davvero fare la differenza.
Negli ultimi 10 anni sono arrivati in Italia via mare 127.662 minori stranieri non accompagnati, con una media di 11.600 arrivi l’anno. Più di un minore su 4 nel sistema di accoglienza è stato ospitato in grandi centri, tra cui strutture temporanee ed emergenziali, di questi oltre il 6% (252) in strutture per adulti., secondo i dati di Save the Children che nel rapporto Nascosti in Piena Vista si concentra sul compimento dei 18 anni, soglia critica e spesso traumatica nella vita dei ragazzi stranieri soli, i cui percorsi di crescita in Italia rischiano di interrompersi bruscamente.
Nella penisola attualmente risultano nel sistema di accoglienza e protezione 19.215 minori stranieri non accompagnati. Oltre il 75% ha tra i 16 e i 17 anni, il 14% tra 7 e 14 anni e meno del 2% è nella fascia 0-6 anni. Quando arrivano alla maggiore età, devono disporre di un lavoro e di un’ abitazione autonoma per poter rimanere regolarmente sul territorio, tutte conquiste che i loro coetanei italiani ottengono nel corso di molti anni. Proprio per questo il rischio è che ai 18 anni, senza un supporto adeguato, il percorso verso l’autonomia venga di fatto improvvisamente interrotto. A fare la differenza è infatti la qualità dell’accoglienza, che andrebbe prevista presso una famiglia affidataria o in una struttura dedicata. Troppo spesso, invece, i minorenni soli restano per mesi in grandi centri privi di opportunità.
L’ ASP Asilo Savoia ha sviluppato e reso strutturale un modello integrato per il sostegno abitativo e lavorativo dei neomaggiorenni che mette a sistema tutti i finanziamenti e i soggetti pubblici preposti. Dopo un triennio di sperimentazione d’ intesa con la Regione Lazio, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, ai giovani adulti sono state dedicate diverse progettualità, attraverso interventi mirati a favorire l’ autonomia sociale delle ragazze e dei ragazzi accolti nelle comunità italiane residenziali per minorenni e nei centri di semiautonomia.
Varie le risorse messe a disposizione: 7 appartamenti per un totale di 30 posti, buoni pasto, rimborso spese per mezzi pubblici e rinnovo dei documenti, tutori individuali che offrono sostegno e orientamento nel difficile percorso verso l’ indipendenza personale e relazionale, favorendo la loro inclusione sociale, lavorativa e abitativa.
115 i giovani tra i 18 e i 21 anni destinatari degli interventi e inseriti negli ultimi tre anni attraverso le diverse misure, tra loro sia italiani che vivono al di fuori del proprio nucleo familiare d’ origine su provvedimento dell’ autorità giudiziaria, sia ex minori stranieri non accompagnati.
A ottobre scorso è stato stipulato un nuovo accordo per il triennio 2025-2028 tra l’ Asilo Savoia e Roma Capitale, all’ interno del finanziamento del programma nazionale Care Leavers da parte del Ministero che prevede, tra l’ altro, borse di studio, attività ricreative, percorsi psicologici di empowerment, forme di peer education e di associazionismo tra i giovani.