Milano. Manganellata a terra dalla polizia locale. In quattro contro una. Aperta un’inchiesta

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Prima in tre poi  quattro contro una. Calci, percosse sul viso, manganellate infine viene spruzzato del peperoncino in faccia alla vittima che giace per terra rannicchiata, che tenta di coprirsi il viso e difendersi dalla violenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine.

Il sottofondo di una sirena copre la voce della transgender di 41 anni che chiede aiuto.

Al termine di quella che sembra una vera spedizione punitiva la vittima viene ammanettata.

Il video, girato dall’alto di un palazzo zona Università Bocconi e diffuso in rete,  non lascia alcun dubbio sulle dinamiche che vengono registrate: uomini in divisa che si accaniscono su quella persona a terra che non oppone alcuna resistenza.

Secondo una nota del sindacato di polizia Siulp la donna sarebbe stata fermata dall’altra parte della città;  stava importunando i passanti fuori da una scuola urlando di avere l’Aids. Caricata in auto sarebbe riuscita a scappare; avrebbe finto un malore e poi ne avrebbe approfittato per tentare la fuga. Secondo altre ricostruzioni, invece,  avrebbe dato in escandescenze in auto, costringendo gli agenti a fermarsi per poi tentare la fuga.

In Procura l’avvio di una inchiesta  per lesioni aggravate dall’abuso di potere.

Ai tre agenti iniziali, alla fine del video, si vede una quarta – della polizia municipale di Milano – che non interviene neppure quando, prima che scattino le manette,  uno tiene ferma la donna mentre l’altro le sferza un calcio allo stomaco.


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