Energia “batte” diritti umani. Descalzi inciampa sull’Egitto e ignora il caso Regeni

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E’ una frase che fa riflettere e che sta provocando molte reazioni quella pronunciata dall’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, alla convention di Forza Italia. “L’Egitto ci ha aiutato rinunciando ai suoi carichi quest’estate per mandarli in Italia per riempire gli stoccaggi. Sono Paesi che se dai, ricevi”,  ha detto.
“Cosa abbiamo dato in questi dieci anni ad al-Sisi è noto: armi, soldi, salamelecchi e pacche sulle spalle. Altrettanto noto è cosa abbiamo ricevuto: niente”, commenta Riccardo Noury di Amnesty  Italia. L’Egitto è il Paese che sta coprendo gli assassini e torturatori di Giulio Regeni, che si stanno mascherando dietro l’impossibilità di effettuare una notifica ordinaria.
Tra le risposte più dure a Descalzi quella della segretaria del Pd, Elly Schlein, che nel corso di un incontro politico a Treviso ha replicato a quelle parole, “Voglio chiedere se tra le cose per dare e ricevere è considerata anche l’impunità degli assassini e torturatori di Giulio Regeni, o la liberazione di Patrick Zaki, o calpestare i diritti fondamentali di egiziani imprigionati per legittimo dissenso”.
(Nella foto una delle manifestazioni che si sono svolte davanti al Tribunale di Roma per sollecitare l’avvio del processo Regeni)

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