Articolo 21 è in cammino, lungo il solco della Costituzione insieme a molti altri. Il senso dell’assemblea nazionale

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Una comunità in cammino nel solco della Costituzione, con valori condivisi e obiettivi che non ammettono sbavature a ciò che hanno scritto e ci hanno lasciato le madri e i padri costituenti. Il senso dell’assemblea nazionale di Articolo 21 è subito nell’aria, nelle prime battute dell’evento ospitato oggi 14 marzo, dalla Federazione Nazionale della Stampa, nel “benvenuto” della portavoce Elisa Marincola, nel “grazie a tutti” prevedibile, ma non banale, di Giuseppe Giulietti, il più “ringraziato” per essere l’anima dell’associazione. Parte così un pomeriggio che ha molte cose da dire e dove tutti hanno qualcosa da aggiungere lungo la stessa strada, quella della pace evocata da Flavio Lotti, quella del rispetto della libertà di stampa di cui parla Vittorio Di Trapani, quella della battaglia contro la precarietà del lavoro giornalistico cui fa riferimento la segretaria della Fnsi, Alessandra Costante, quella della “rivendicazione” dello spirito partigiano contro il “rischio di un autunno della democrazia” sottolineato da Gianfranco Pagliarulo di Anpi. Si è compreso dalle parole inziali del Presidente dell’associazione, Paolo Borrometi, il perché molti hanno voluto esserci, hanno voluto parlare, hanno voluto entrare nella grande “casa di Articolo 21” , il luogo inclusivo dove la Costituzione antifascista è di casa. E… chi cè c’è. Molti ci sono:, il Premio Morrione che non molla un centimetro sul terreno delle inchieste giornalistiche rigorose e che, come annunciato da Mara Filippi Morrione, si prepara a presentare la nuova edizione, NoBavaglio con Marino Bisso, Osservatorio Balcani Caucaso, Magistratura Democratica, l’Arci, l’Ordine Regionale dei Giornalisti del Lazio, Carta di Roma, l’Ordine nazionale dei Giornalisti con il Presidente Carlo Bartoli  che nel suo intervento dice “Articolo 21 siamo noi”.
E chi non è potuto essere presente fisicamente come Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia ha inviato  un messaggio di adesione, letto da Antonella Napoli che nel suo intervento ha ricordato il grande impegnn non o di Articolo 21 a illuminare le periferie del mondo.
Cosa è questa associazione lo ha spiegato la Presidente Barbara Scaramucci, socia fondatrice e voce lucida della necessità di avere “qualcosa come Articolo 21 che sia presidio di democrazia contro i bavagli, contro le derive di regime, contro i nostalgismi”.

Moltissime le voci dai territori con i presidi di Campania, Sicilia, Marche, Lombardia, Friuli, Toscana, Basilicata, Latina, Emilia Romagna, Umbria, Puglia. E poi le testimonianze, a partire da quella di Maria Zegarelli che ha illustrato il caso-Unità, Giovanna Reanda di Radio Radicale che ha parlato delle donne iraniane, Ahmad Rafat che ha approfondito il tema delle guerre “sottovalutate”.

In conclusione dei lavori Vincenzo Vita, voce autorevole e ascoltata di Articolo 21, ha tracciato le linee guida dell’associazione per i prossimi mesi e nei prossimi appuntamenti. Si comincia col creare e rafforzare una rete in difesa della Costituzione. Tra le tappe cardine già fissate, il 21 marzo a Milano con Libera e dove è prevista la presenza delle famiglie di giornalisti uccisi su cui si cerca ancora verità e giustizia (Regeni, Rocchelli, Toni-De Palo, Paciolla, Alpi-Hrovatin), il 25 aprile, il 21 maggio ad Assisi con una nuova versione della Carta di Assisi, il 9 maggio a Cinisi a casa Impastato. Il cammino è tracciato.

(Nelle foto alcuni momenti dell’assemblea nazionale che si è svolta con partecipazioni in presenza e on line – Collegamento con la sala della Fnsi)





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