In Basilicata nasce un presidio di Articolo 21

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Anche in Basilicata è stato costituito un presidio di Articolo 21, l’associazione che, dal 2002, riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura, dello spettacolo e, in generale, della comunità civile per promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero.
A Potenza Giuseppe Giulietti, tra i fondatori di Articolo 21, accompagnato dal presidente dell’Associazione della Stampa di Basilicata Angelo Oliveto, ha incontrato, tra gli altri, don Marcello Cozzi, tra i fondatori di Libera e presidente del Ce.St.Ri.M. L’incontro è avvenuto proprio al Ce.St.Ri.M. , da anni importante punto di riferiemento sociale e culturale non solo lucano, luogo di Memoria, di Impegno e di formazione e, da oggi, anche sede di Articolo 21.
‘’Sono soddisfatto di questo primo confronto- ha spiegato Giulietti- dal quale sono nate già tantissime idee per organizzare iniziative importanti qui in Basilicata. Articolo 21 è una rete che si propone un solo obiettivo: tutelare la costituzione e la libertà di pensiero’’.
‘’Abbiamo bisogno di un mondo associativo vivo in Basilicata- ha detto don Cozzi- e abbiamo bisogno della presenza di Articolo 21 perché dobbiamo prendere in mano l’importanza e la sacralità della Costituzione e dobbiamo tornare ad essere liberi nell’esprimerci e nel denunciare le cose che non vanno’’.
La portavoce lucana di Articolo 21 sarà la giornalista Mariapaola Vergallito. ‘’Articolo 21 sarà anche qui in Basilicata la casa di tutti- ha detto- e lavoreremo insieme per realizzare iniziative sui temi legati alla difesa della Costituzione, come più volte evidenziato, della legalità, del dialogo e di tutto ciò che possa promuovere azioni di impegno civile per tutti noi’’.
A cominciare da una prima iniziativa dedicata alla Costituzione con il ricordo di Giuseppe Dossetti nel 110esimo anniversario della sua nascita, il 13 febbraio.
E ancora: il ricordo del fotoreporter lucano Raffaele Ciriello, ucciso a Ramallah il 13 marzo 2002.
Articolo 21, inoltre, sarà parte attiva del Riconoscimento ‘’Mimmo Beneventano’’,in collaborazione con Libera, il Comune di Sasso di Castalda e la Fondazione che porta il nome del medico e consigliere comunale ucciso dalla camorra il 7 novembre del 1980.


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