Inclusione per tutti! Ma ad esclusione di chi non può

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Gli esponenti della destra nel definire “Sinistra rosicona!”, chi si oppone alla gestione scriteriata delle risorse della nostra nazione, si auto-denunciano rispetto alle intenzioni del loro “modello di sviluppo”: fare tutto per stimolare l’invidia altrui, cioè gli altri cittadini che, loro sperano, diventano rosiconi. E’ un modo emblematico di invertire la causa all’effetto. Nel mondo orde di neo-capitalisti aderiscono alla nuova religione della ostentazione. Come era un tempo scritto nei motofurgoni “Ape” in Sicilia, ecco il credo degli arricchiti: “Ivitioso crepa!”

Il credo si è esteso al mondo intero. Pur di dimostrare ogni possibile “status simbol” certi individui calpestano ogni legalità e con essa gli esseri umani. Così si passa dalle corruzioni alle collusioni con le mafie, ovvero, crescendo di scala, si programmano crisi internazionali, economiche o politiche, con il raggiungimento del più proficuo accorgimento per creare illeciti arricchimenti: la guerra. Perché la vita umana vale molto meno del profitto. Scendendo di livello (in ogni senso) anche la terribile “Autonomia differenziata” si poggia sulla differenza. Le regioni ricche faranno come il Marchese del Grillo: “Io so’ io, e voi…” Altro che la pantomima della “Coesione”. Si proclama la “Coesione” anche nei mantra Ue e Onu, sempre sapendo di voler escludere i meno fortunati.

Quello che rattrista ulteriormente, chi riesce a cogliere la mania esibizionista delle classi dominanti mondiali, è che, come ogni droga, le dosi devono crescere continuamente, al punto che per avere una “barca” più lunga di qualche metro, si cerca magari di assottigliare le paghe degli operai. Un capitolo a parte sono i jet privati che creano danni all’ambiente più di decine di nazioni insieme. Molte delle singole ostentazioni  determinano danni ambientali paragonabili a quelli di migliaia di altri esseri umani. Oggi siamo al punto di rimpiangere imprenditori come Gianni Agnelli che, pur avendo lussuose dimore a Torino, Parigi e New York, si spostava spesso con normali voli di linea.


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