Caso Caruana Galizia, condannati a 40 anni di prigione i fratelli accusati dell’omicidio

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I due, George e Alfred Degiorgio, si sono dichiarati colpevoli poche ore dopo l’inizio dell’udienza. Dovranno inoltre pagare le spese processuali e restituire i proventi del crimine. Tra gli osservatori presenti in aula anche rappresentanti di associazioni per la libertà di stampa.

I fratelli George e Alfred Degiorgio, i sicari che hanno confessato di aver organizzato il piano ed eseguito l’omicidio di Daphne Caruana Galizia, sono stati condannati a 40 anni di prigione. Dovranno inoltre pagare le spese processuali e restituire i proventi del crimine.

La giudice, secondo quanto riportano i media maltesi, ha sostanzialmente rispettato i termini di un patteggiamento dell’ultimo minuto, che ha permesso ai due killer di evitare la condanna a vita.

I due, 59 e 57 anni, dovranno trascorrere un lungo periodo in carcere, ma se manterranno una buona condotta possono sperare di uscire prima della morte.

Il processo si è aperto a La Valletta venerdì 14 ottobre 2022. George e Alfred Degiorgio, si sono dichiarati colpevoli appena poche ore dopo l’inizio. All’apertura dell’udienza, la giudice Edwina Grima aveva respinto la richiesta della difesa di sospendere il procedimento a causa della mancanza di tempo per prepararsi.

Tra gli osservatori in aula erano presenti anche rappresentanti di gruppi per la libertà di stampa, tra cui Reporter senza frontiere, il Centro europeo per la libertà di stampa e dei media, la Federazione europea dei giornalisti.

L’uccisione con un’autobomba della giornalista investigativa ha indignato l’opinione pubblica a livello mondiale, scatenando le proteste di massa a Malta e le dimissioni del primo ministro.

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