Serve direttiva Ue contro le querele temerarie

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Gli attacchi contro i giornalisti scomodi si susseguono in tutta Europa. Minacciati, azzittiti, picchiati, persino uccisi. Dalla Polonia a Malta, dall’Olanda all’Italia, la libertà di stampa è minacciata proprio quando rivela ai cittadini verità scomode per i potenti di turno.
La risoluzione approvata dal Parlamento di Bruxelles chiede alla Commissione una proposta legislativa per proteggere le persone che indagano, segnalano o denunciano questioni di interesse pubblico dalle SLAPP (cause strategiche contro la partecipazione pubblica) o querele temerarie.
Mi dispiace che non sia passato in plenaria l’emendamento che condanna il trattamento a cui è sottoposto Julian Assange.
Ѐ urgente approvare una direttiva che gli Stati membri dovranno recepire. La delegazione del Movimento 5 Stelle ha presentato alcuni emendamenti che figurano nei compromessi finali del testo, tra cui la necessità di sostenere lo scambio delle migliori pratiche attualmente in vigore in UE e formazioni specifiche per i giudici.
Per ridurre il rischio dell’abuso del processo abbiamo chiesto agli Stati membri di introdurre nei casi di querele temerarie la possibilità per le autorità giudiziarie di effettuare una valutazione preventiva, basata su criteri oggettivi, al fine di dichiararli irricevibili se il ricorso in giudizio è manifestamente un pretesto per mettere un bavaglio ai giornalisti.

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