Il premio Sakharov al dissidente russo Alexei Navalny

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É Alexei Navalny il vincitore del Premio Sacharov 2021 per la libertà di pensiero del Parlamento europeo”.

Le motivazioni profonde del riconoscimento sono ste indicate da Heidi Hautala, la vicepresidente del Parlamento europeo: “Alexei Navalny ha dimostrato grande coraggio nei tentativi di restituire la libertà di scelta al popolo russo. Per molti anni ha lottato a favore dei diritti umani e le libertà fondamentali nel suo paese. Questo gli è costato la libertà ed ha rischiato la vita.”

Il premio Sakharov per la libertà di pensiero è un riconoscimento dedicato allo scienziato e dissidente sovietico Andrej Dmitrievič Sacharov, istituito dal Parlamento europeo nel 1988 allo scopo di premiare personalità ed organizzazioni che abbiano dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà individuali.

Viene consegnato ogni anno in una data prossima al 10 dicembre, in ricordo del giorno della firma della dichiarazione universale dei diritti umani.

Quest’anno è stato assignato al dissidente russo Navalny, che era stato avvelenato nell’agosto 2020 da quello che le nazioni occidentali sostengono sia stato un agente nervino.

Alexei Navalny sta scontando una condanna a due anni e mezzo per trasgressione della libertà vigilata e per le sue feroci critiche al presidente Vladimir Putin. Da anni sta portando avanti una lunga campagna per ottenere riforme contro la corruzione in Russia.

Nell’agosto 2020, mentre era in viaggio in Siberia, era stato avvelenato, trascorrendo mesi di convalescenza a Berlino. Tornato a Mosca all’inizio di quest’anno, era stato immediatamente arrestato. Durante il processo in Tribunale Navalny aveva rilasciato alcune dichiarazioni: “Sono sopravvissuto grazie a brave persone: piloti e medici. Poi ho causato un’offesa ancora più grave: non mi sono nascosto. E poi è successa la cosa peggiore in assoluto: ho partecipato all’indagine sul mio stesso avvelenamento. E abbiamo dimostrato che è stato Putin a commettere l’attentato e questo lo fa impazzire”.

“Hanno imprigionato una persona prosegue nelle dichiarazioni per intimidirne milioni, spero che questo processo non venga percepito dalle persone come un segnale che dovrebbero avere più paura. Questa non è una dimostrazione di forza, è una dimostrazione di debolezza. Non si possono mettere in galera centinaia di migliaia, milioni di persone”.

Mosca ha sempre negato ogni addebito e critica invecel’Unione Europea di interferire nei suoi affari interni. Le autorità russe hanno anche negato le accuse occidentali secondo cui Navalny sarebbe stato incarcerato per le sue attività politiche, sostenendo invece che le motivaizoni della condanna siano da ricercare nelle sue infrazioni alle leggi.

Durante l’annuncio del premio – conferito per la sua lotta per la libertà e la democrazia – gli eurodeputati ne hanno chiesto di nuovo il rilascio.

“A nome del Parlamento europeo – ha proseguito la vicepresidente dell’Europarlamento Heidi Hautala – chiedo il suo rilascio immediato e incondizionato. Tutte le molestie, le intimidazioni e gli attacchi contro l’opposizione, la società civile e i media da parte delle autorità russe devono cessare”.

ll presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, ha ricordato a Bruxelles che Navalny «ha condotto una strenua campagna contro la corruzione del regime di Vladimir Putin e, attraverso i suoi account social e le campagne politiche, ha contribuito a denunciare gli abusi interni al sistema riuscendo a mobilitare milioni di persone in tutta la Russia che hanno sostenuto la sua protesta. Per questo è stato avvelenato e imprigionato».

Il premio Sakharov sarà consegnato nel corso di una cerimonia a Strasburgo in una sessione plenaria dell’Europarlamento in dicembre, ma è da escludere purtroppo, che Navalny possa ritirare il suo meritatissimo premio.


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