Lettera aperta all’ambasciatore della Russia in Italia. “Violenza segno di declino”

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Una lettera all’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia per richiamare l’attenzione sulle gravi repressioni in atto in Russia contro la libertà di stampa scritta da Massimo Marnetto e che riportiamo integralmente di seguito.
“Ambasciatore Sergey RAZOV, (email:  ambrusitalia@mid.ru)
le propongo questo brano: ” Un terzo della Russia si trova nello stato di emergenza. L’esercito della polizia, ufficiale e segreta, continua ad aumentare. Le prigioni sono affollate da prigionieri politici. La censura emana divieti insensati. In tutte le città si ammassano soldati che vengono mandati contro il popolo”.  E’ una parte della lettera che Lev Tolstoj scrisse nel gennaio del 1902 allo zar Nicola II. Ora, la storia si ripete. Putin è il nuovo zar, chiuso nel palazzo, che reprime il suo popolo. Dopo il fallito tentativo di avvelenamento dell’oppositore  Alexei Navalny, Vladimir I ha ordinato arresti di massa di manifestanti pacifici, che chiedono solo libertà.
Ambasciatore Sergey RAZOV,
qui in Italia, ci arrivano  dalle piazze russe immagini di uomini con il viso rigato di sangue, donne brutalmente portate via di peso dagli Omon dei reparti di polizia speciale, persino ragazzini di 12 anni sono stati spinti e rinchiusi nei cellulari. Questa violenza contro gli inermi non è un segno di forza, ma di declino. E ci indigna, per la grande amicizia che ci lega al Popolo russo.  Quindi, trasmetta al suo Governo la forte protesta delle cittadine e dei cittadini italiani per la brutale aggressione che si sta consumando nei confronti di pacifici dimostranti e l’esortazione a interrompere immediatamente questa repressione. Che sta risucchiando l’intera Federazione Russa ancora una volta nel gorgo della dittatura”.
Con vigilanza democratica,
Massimo Marnetto – Roma

 


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