Paciolla, lettera dei genitori: Mario voleva contribuire a rendere il mondo un posto migliore

0 0

Buongiorno, vorremmo ringraziare la giornalista Dèsirèe Klain,
articolo21,federazione nazionale stampa, l’ordine dei giornalisti, le associazioni e le
istituzioni tutte per aver organizzato questo festival, per il premio dedicato a Mario
Paciolla e che questo sia per la giornalista Claudia Julieta Duque.
Chi ha conosciuto Mario sa che lui è stata una persona unica e irripetibile per il suo
carattere impetuoso e coinvolgente, la sua intelligenza e la sua grande umanità. Ci
sono arrivate moltissime testimonianze da ogni luogo dove lui aveva prestato la sua
collaborazione, dovunque ha lasciato un segno del suo “essere avanti”. La sua vitalità
è la parola giusta per definirlo, irradiava tutto il suo essere, tanta energia in un corpo
così piccolo!
Instancabile e appassionato lavoratore attento e arguto nell’analisi degli
avvenimenti. Sempre gioioso con una luce guizzante negli occhi.
Difensore dei più deboli aveva la capacità di dialogare con tutti, mai un giudizio
negativo nei confronti degli altri. Amava l’umanità. Le sue discussioni, talvolta
animate, si concludevano senza rancore. Mario ha perseverato nel sogno di un
mondo migliore, ha cercato di farlo con lealtà e coraggio, la sua morte ha lasciato un
vuoto che mai si colmerà, ha tolto a noi genitori il diritto alla felicità per il resto della
nostra vita, il suo essere umile non ci aveva dato la possibilità di conoscerlo fino in
fondo e dopo la sua morte abbiamo avuto la dimensione di quanto fosse grande
nella capacità di andare verso gli altri, nelle sue doti professionali, nel suo essere
intransigente a nessun compromesso. Tutto questo ci rende orgogliosi come genitori
e mai ci arrenderemo per sapere fino in fondo la verità e chiedere giustizia per lui.
Vorrei leggere uno dei tanti messaggi che ci sono arrivati: “Mario voleva contribuire
a rendere il mondo un posto migliore. Il destino lo ha portato a lavorare con noi
Difensori dei Diritti Umani, accompagnandoci nei nostri viaggi nelle regioni, cercando
di far si che il suo accompagnamento convincesse coloro che vedono i Difensori come
bersagli della guerra del nostro paese, senza pensare che da protettore sarebbe
diventato vittima di un conflitto che ha raggiunto la società colombiana. Siamo una
società che oggi più che mai ha bisogno di immunità internazionale per fermare le
barbarie che hanno prodotto migliaia di vittime. Oggi il nome di Mario si aggiunge a
questa lunga lista. Vi prego di non abbandonare noi che stiamo lottando per rendere
questo Paese più giusto abbiamo bisogno di voi. I milioni di colombiani vittime di
questa guerra hanno bisogno di voi. Come Colombiano vi chiedo perdono perché
Mario ha finito di essere vittima di questa guerra che se non fosse per i confini che
dividono i territori sarebbe una guerra delle migliaia di uomini e donne di tutto il
mondo che sognano un mondo migliore”. Queste sono le parole di un difensore dei
diritti umani in Colombia.
In conclusione vorremmo chiedere a tutti voi di aiutarci con tenacia e costanza nella
richiesta di Verità e Giustizia per Mario Paciolla, siamo certi che non ci lascerete soli
e già da adesso vi ringraziamo.
Anna e Pino Paciolla


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21