Una “Biblioteca Vivente” per ricordare i bambini nelle baraccopoli. Roma, 24 novembre

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“Un libro non si giudica dalla copertina!”. Storie di infanzia rom raccontate dai protagonisti
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale per i Diritti  dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’evento ricorda l’approvazione della Convenzione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ma, nonostante siano trascorsi 30 anni da quel giorno, la strada per l’affermazione dei diritti dei bambini che vivono esclusione sociale e povertà è ancora in salita. Ne sono un esempio i circa 14mila minori rom che abitano nelle baraccopoli delle città italiane, ai margini di contesti urbani e in piccoli “ghetti” dove anche i servizi minimi non sono quasi mai garantiti.
Associazione 21 luglio, impegnata dal 2010 nella difesa dei diritti delle bambine e dei bambini che vivono in emergenza abitativa, come ogni anno organizza un momento di riflessione. In occasione del prossimo anniversario, in collaborazione con la Rete REYN Italia  (che vede coinvolti anche l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, “Casa della Comunità Speranza” di Mazara del Vallo e l’associazione Articolo 34) ha promosso un evento di “Biblioteca vivente” dal titolo “Un libro non si giudica dalla copertina!”.
Che cos’è una Biblioteca Vivente e come funziona
La Biblioteca Vivente è una metodologia innovativa con un obiettivo chiaro: decostruire i pregiudizi creati intorno a differenze di genere, età, etnia, stato sociale, formazione culturale, scelte di vita attraverso il dialogo ma anche l’ascolto e la comprensione. Cuore pulsante della Biblioteca sono i libri “umani ” e nel caso specifico donne e uomini rom che hanno subito episodi di discriminazione nella loro vita e che dopo anni trovano il coraggio di raccontare quanto vissuto perché consapevoli della potenza intrisa nel dialogo. A supportare la loro funzione, due ruoli importanti: il bibliotecario che presenta titoli e sinossi del catalogo e un dizionario (umano anch’egli) pronto a spiegare passaggi chiave della storia recente, non solo del nostro Paese.
Un libro non si giudica dalla copertina, storie di infanzia rom raccontate dai protagonisti
L’evento della Biblioteca Vivente, dal titolo “Un libro non si giudica dalla copertina!”, è fissato in calendario per la giornata di domenica 24 novembre con due appuntamenti importanti: in centro città e in periferia. A partire dalle ore 10.30, i libri “umani” della Biblioteca Vivente saranno in piazza Madonna di Loreto per incontrare chi vorrà ascoltare le loro storie. Nel pomeriggio, invece, dalle ore 15.00, la Biblioteca Vivente si trasferirà a Tor Bella Monaca, presso il Centro Commerciale “LE TORRI” di via Amico Aspertini.
«La strada per la tutela dei diritti delle bambine e dei bambini che  in Italia abitano i margini urbani è ancora lunga e in salita: i dati, tutt’altro che rassicuranti, dimostrano quanto sia necessario continuare a parlarne – ha detto Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio -. Quest’anno abbiamo deciso di lasciare che siano i protagonisti stessi a raccontare le discriminazioni subite e le strategie attivate per superarle perché solo le testimonianze dirette possono imprimere stati d’animo e consapevolezze. Ringraziamo  di vero cuore le donne e gli uomini che hanno accettato di raccontare alcuni dei momenti più segnanti e difficili della loro vita  e ci auguriamo che tanti “lettori” si avvicinino per sfogliare le “pagine” che compongono il “catalogo” della Biblioteca Vivente».
L’evento è patrocinato dalla Regione Lazio, dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e da Fondazione Migrantes.
La partecipazione è libera.

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