Turchia, due giornalisti picchiati in 5 giorni, Articolo 21 e altre 20 ong a Erdogan: condanni apertamente aggressioni

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Due giornalisti massacrati di botte in pochi giorni. La libertà di stampa in Turchia è sempre più sotto attacco nel colpevole silenzio della comunità internazionale. Per denunciare le violenze e la continua violazione dei diritti nei confronti dei nostri colleghi  abbiamo sottoscritto una lettera aperta al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, insieme all’International Press Institute e a altre 20 organizzazioni, chiedendo giustizia per i recenti attacchi.
Il 10 maggio Yavuz Selim Demirağ, un collaboratore fisso del quotidiano Yeniçağ, è stato attaccato fuori dalla sua casa ad Ankara. Cinque giorni dopo a essere aggredito il giornalista investigativo İdris Özyol, picchiato fuori dall’edificio del giornale per cui lavora “Yeni Yüzyıl” ad Antalya, nel sud-ovest della Turchia.
La lettera esorta il governo a denunciare pubblicamente questi atti di violenza e a garantire la sicurezza dei giornalisti in vista delle prossime elezioni municipali a Istanbul del 23 giugno 2019, dopo l’annullamento del voto di fine marzo che aveva visto prevalere, regolarmente, il candidato dell’Alleanza del popolo (coalizione dei partiti d’opposizione CHP e IYI ) e oppositore di Erdoğan Ekrem İmamoğlu.

Di seguito il testo della lettera:

Signor presidente,

le stiamo scrivendo per esprimere la nostra seria preoccupazione per gli attacchi brutali ai danni di due giornalisti in Turchia in pochi giorni.

Il primo, lo scorso 10 maggio, vittima il giornalista Yavuz Selim Demira del giornale di opposizione Yeniça, aggredito fuori della sua abitazione ad Ankara. Gli assalitori hanno colpito il giornalista con mazze da baseball al termine del suo programma televisivo serale su Türkiyem Tv. I sei sospetti fermati dalla polizia sono stati rilasciati 24 ore più tardi in  quanto non rappresentavano una minaccia alla sua vita.

Questo attacco è stato seguito il maggio 15 da un altro episodio che ha visto vittima il giornalista investigativo Idris Özyol, aggredito fuori dal suo giornale dello Yeni Yüzyl e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e al torace. 

Come rappresentanti delle sottoscritte  organizzazioni impegnate nella promozione della libertà di espressione e di informazione le rivolgiamo un appello a condannare questi attacchi con fermezza e a richiedere alla polizia di impegnarsi affinché siano assicurati al più presto gli autori di questi attacchi alla giustizia.

Considerando che la Turchia si sta preparando a un importante evento, la ripetizione delle elezioni municipali di Istanbul, le prossime settimane rappresenteranno un’importante prova per la democrazia del paese.

In questa prospettiva, vi esortiamo a condannare apertamente le aggressioni contro Demirağ e Özyol inviando un chiaro segnale: che i giornalisti in Turchia saranno liberi di esprimere le loro opinioni e di fornire notizie indipendenti ai cittadini fino alle elezioni del sindaco del 23 giugno e oltre.


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