Boccia (Confindustria): Paese senza slancio

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Le parole del governo non sono neutre, inducono alla sfiducia. La pochezza di Conte e Di Maio. Salvini diserta: è a Bari al canile. Fratoianni: il paese rotola. Ovazione per il presidente Mattarella

Auditorium Parco della Musica gremito. L’Assemblea nazionale di Confindustria  assume un carattere particolare. Sarà l’ultima della gestione di Vincenzo Boccia, il presidente, si svolge a pochi giorni dalle elezioni europee, non corre buon sangue fra l’organizzazione degli industriali e il governo gialloverde. Basta dare una occhiata al palco e alla platea mentre arrivano, quasi in gruppo, gli esponenti del governo che vanno a prendere i primi posti. Di Maio,  vicepremier e ministro addirittura sul palco insieme a Boccia e ad altri dirigenti della organizzazione degli industriali. In platea il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dando una occhiata agli “ospiti” ministeriali si capisce che i pentastellati  sono presenti in gran numero. Si siedono nelle prime file. Alla spicciolata arriva qualche sottosegretario leghista. Manca Salvini Matteo e la sua assenza è pesante, se ce ne fosse bisogno, un chiaro segnale dei rapporti fra pentastellati e leghisti, sempre più deteriorati. Non riescono a stare insieme neppure in occasioni ufficiali. Salvini Matteo ha dato forfait, impegnato  in una “quattro giorni” elettorale nel barese fra cui sa segnalare la visita al Canile sanitario di Bari, proprio mentre si svolge l’assemblea degli industriali. “In arrivo fondi per la lotta al randagismo – annuncia il vicepremier leghista – 220 mila euro destinati dal Ministero dell’Interno”, lui stesso, per combattere il randagismo e premiare i canili e i gattili virtuosi. “Complessivamente – ha detto Salvini – ci sarà 1 milione di euro da suddividere in 9 regioni. È la prima volta che c’è un fondo di questo genere nel Ministero. La Puglia, purtroppo, è al primo posto per questo fenomeno. Siamo qui per premiare una buona pratica” che in questi anni ha visto 600 cani adottati. Il vicepremier ha inoltre sottolineato che nel corso dell’attività di governo “abbiamo raddoppiato le sanzioni per chi maltratta. L’invito è quello di adottare con intelligenza e consapevolezza”. Non sottovalutiamo la lotta al randagismo, siamo contenti per i cani e per i gatti. Tanta attenzione la vorremmo anche per i migranti.  Scusate, ma quando ci vuole ci vuole, In particolare tenendo conto di quanto previsto nel decreto sicurezza, con le multe a chi soccorre in mare, salva la vita, a bambini, donne, uomini che fuggono dai  paesi dove la vita è ridotta a un inferno. Salvini, mentre nella mattinata chiude il comizio tenuto a Putignano, Bari, accolto con proteste, come  sta avvenendo con sempre maggiore frequenza, annuncia: “Vado a Roma che ho un decreto sicurezza che farò di tutto perché sia approvato”. Luigi Di Maio interpellato da Radio anch’io: “Dopo il voto per le Europee – cerca di stemperare il vicepremier stellato – lunedì il governo deve andare avanti, però: patti chiari amicizia lunga… Non è che ci rimangiamo quello che abbiamo detto sulla corruzione o sulle province”.

Boccia. Occorre smettere di rincorrere facili promesse 

Torniamo così alla assemblea di Confindustria che si svolge proprio mentre arrivano i dati Istat, un ammasso di numeri nel quale è difficile orientarsi, quasi di volesse nascondere la realtà, comunque alleggerire una situazione pesante. Bastano alcuni numeri: la disoccupazione registra un aumento che dal 10,2% sale al 10,8. Per quanto riguarda il Pil, Istat taglia le stime di crescita, prevede per il 2019 un reale 0,3% in rallentamento sul 2018.  Dirà Boccia nella sua relazione che “il Paese non riparte con lo slancio dovuto, necessario, che è alla nostra portata e che ci meritiamo”.  Affinché l’Italia si rimetta a correre “sarà utile liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, che evocano negatività, che peggiorano il clima. Le parole… Continua su jobsnews


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