Fiction Riace. Beppe Fiorello: rischio censura. Rai: aspettiamo decisioni magistratura per inchiesta su sindaco

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E’ stato al centro delle polemiche politiche questa estate per quanto riguarda la questione migranti. Il botta e risposta tra il sindaco Mimmo Lucano ed il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha tenuto banco durante il “Riace Festival” d’inizio agosto. Il piccolo comune della provincia di Reggio Calabria non ha ancora ricevuto i fondi dal Viminale per continuare col suo innovativo modello d’accoglienza, ora pare sia in bilico anche la messa in onda della fiction “Tutto il mondo è paese” ispirata proprio al lavoro effettuato dal sindaco Lucano. A denunciarlo è il protagonista della serie, Beppe Fiorello, che in un tweet ha scritto che “sono tanti, intellettuali, registi, scrittori, attori, attrici, giornalisti che s’indignano per l’esclusione di una giurata da un talent show – il riferimento è al caso di Asia Argento esclusa dal reality XFactor –  pochi invece pronunciano parole di denuncia per questa vicenda che rischia di trasformarsi in censura”. E conclude con #iostoconriace.

La risposta della Rai arriva attraverso un comunicato nel quale si precisa che non esiste alcun blocco della messa in onda. “La fiction – scrive l’ufficio stampa – è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti”.

Il riferimento è all’inchiesta che vede coinvolto il sindaco su presunte irregolarità nell’erogazione dei fondi Sprar per la gestione dei migranti.

All’azienda pubblica radiotelevisiva risponde invece il sindaco di Riace. “Rispetto sia le decisioni della magistratura che quelle della Rai – ha commentato Lucano – anche se non comprendo il collegamento tra l’esito dell’inchiesta che mi riguarda ed il programma. Ribadisco quello che ho detto più volte e cioè che con la nostra esperienza abbiamo ripopolato un paese oramai abbandonato e tutto questo grazie ai migranti. Il nostro è stato un messaggio di umanità che può essere replicato ovunque nel mondo, bisogna che ci sia la volontà per farlo spinti da un vero senso di solidarietà ed altruismo”.


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