Voci per la libertà. Per la diffusione della cultura dei diritti civili e sociali

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Voci per la libertà premiato con la prestigiosa Targa Tenco per il miglior album collettivo a progetto, assegnata alla compilation scaturita dall’edizione 2017 della rassegna musicale nazionale di Amnesty International, da sempre organizzata in provincia di Rovigo. Un risultato che premia la qualità della proposta musicale (tra i 15 artisti coinvolti nel cd ci sono talenti emergenti e big come Nada, Elisa, Diodato, Bastard Sons of Dioniso), ma anche l’impegno degli organizzatori per sostenere, anche attraverso la musica, la diffusione della cultura dei diritti civili e sociali. Temi su cui poggerà anche il cartellone 2018 che, in programma dal 19 al 22 luglio prossimi a Rosolina Mare, coinciderà con il ventunesimo compleanno della manifestazione. Il programma sarà denso di eventi e vedrà fra i protagonisti Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big con il brano “L’uomo nero”, nella serata di domenica 22 luglio, mentre nelle altre saliranno sul palco Enrico Ruggeri (21 luglio), Mirkoeilcane (20 luglio), la Med Free Orkestra (19 luglio) oltre agli artisti che si fronteggeranno per aggiudicarsi il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, con otto band selezionate con brani ispirati alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Il contest si articolerà in due serate. Il 20 luglio toccherà alla folk band veneziana StorieStorte, alla cantautrice fiorentina Giulia Ventisette, all’ensemble patckanka brianzolo La Malaleche, al duo pop romagnolo Iza&Sara.

Il 21 sarà la volta del combat folk del siciliano Pupi di Surfaro, della proposta cantautorale di Danilo Ruggero di Pantelleria, della world music delle napoletane Mujeres Creando, della canzone d’autore dell’aretina Eleonora Betti. Dalle due serate, la giuria selezionerà i cinque finalisti che si contenderanno il titolo nel round finale del 22 luglio. “Quest’anno – spiegano gli organizzayori – il festival promuoverà la campagna “La solidarietà non è reato” con cui Amnesty International vuole sfidare la criminalizzazione della solidarietà nelle sue varie forme: il lavoro umanitario e dei diritti umani non dovrebbe mai essere criminalizzato perché aiutare le persone ad attraversare i confini in modo irregolare, senza alcun vantaggio personale, non è contrabbando e non dovrebbe essere considerato un reato. Individui e organizzazioni che aiutano rifugiati e migranti sono l’esempio più visibile dell’impegno per costruire comunità più accoglienti in Europa: testimoniano le violazioni dei diritti umani e gli abusi; rispettano l’imperativo umanitario, anteponendo le persone ai confini”. Sui temi dei diritti umani saranno due le installazioni presenti quest’anno a Voci per la libertà e visitabili al Centro Congressi a fianco al palco di piazza Europa: “Inalienabile” di Silva Rotelli, progetto multimediale sul rapporto tra musica e diritti umani e “Ciokora”, progetto fotografico e narrativo di Valentina Tamborra e Mario De Santis che testimonia la condizione delle migliaia di bambini di strada in Kenia. Ulteriori dettagli sul programma sul sito ufficiale www.vociperlaliberta.it


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