La verità nell’era Trump

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“la Verità è difficile. La Verità è difficile da trovare. La Verità è difficile da conoscere. La Verità è ora più importante che mai”. Il New York Times lancia il suo spot contro i fatti alternativi e le fake news. Approfitterà della cerimonia di premiazione degli Oscar domenica prossima per diffondere in tv il suo messaggio su “la verità”, dopo che il presidente Donald Trump ha accusato più volte l’autorevole quotidiano di diffondere “notizie false”. Un’iniziativa che segue la decisione del Washington Post di scrivere sotto la sua testata la frase “La democrazia muore nell’oscurità”. I giornalisti del Post negano che la citazione sia da mettere in relazione con il duro scontro in atto tra loro e Trump. Diventa pero’ inevitabile  non fare il collegamento visto il livello di attacchi che il presidente ha lanciato contro la stampa, definita corrotta, la vera nemica del popolo americano. Il proprietario del prestigioso giornale Jeff Bezos, che è anche il fondatore del colosso Amazon,  ha sempre avuto un rapporto problematico con il miliardario Trump. Lo ha criticato durante la campagna elettorale, ha affermato che avrebbe voluto spedirlo nello spazio, ma alla fine di fronte alla elezione di Trump gli  ha fatto gli auguri di buon lavoro cercando di fare buon viso a cattivo gioco. Trump in un tweet aveva minacciato di  rivalersi Bezos avviando un’inchiesta sul sistema di tassazione di Amazon sospettata di violare le norme antitrust. Problemi insomma da miliardari. Intanto il Washington Post non arretra e rilancia due sondaggi sull’imbarazzo degli americani nei confronti di Trump. In un editoriale fa anche le pulci alle affermazioni del suo portavoce Sean Spicer che aveva parlato di 12, 14 , 15 milioni di immigrati illegali negli Usa.Gli assegna tre Pinocchio, l’unità di misura utilizzata dal quotidiano per verificare la credibilità delle dichiarazioni di politici e affini. I giornalisti americani stanno dando prova di grande indipendenza, consapevoli che il livello di democrazia di un paese si misura sulla libertà dei suoi media.


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