Scuola. Gruppo docenti  A019 Crotone: “l’algoritmo delle ingiustizie e il nostro impegno sulla legalità

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“L’estate che volge al termine vede consumarsi un dramma che attanaglia molte famiglie meridionali e , in particolare , moltissime famiglie calabresi. L’attuazione del piano di mobilità della c.d. “buona scuola“ , introdotta con la legge 107 / 2015 , infatti , ha determinato un trasferimento coatto di moltissimi docenti concretizzando un esodo di proporzioni bibliche dalle regioni del sud verso le scuole del nord. Ciò è accaduto, sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, sia per quanto riguarda le scuole secondarie di primo e di secondo grado, con gravissime ipotizzabili conseguenze sotto il profilo sociale ed economico. In questi giorni le famiglie si apprestano, loro malgrado, a separarsi e vengono segnalati diversi casi in cui  i coniugi, entrambi docenti e spesso genitori di figli in tenera età ,  sono stati estirpati dalla loro realtà quotidiana e  “spediti “ in località estremamente distanti sul territorio nazionale”. E’ quanto scrive in una nota il Gruppo docenti  A019 Crotone.

“Alla sofferenza per la separazione imposta , che verrà subita in particolare modo dai figli , si aggiungeranno , inoltre, le inevitabili difficoltà economiche per i docenti che saranno costretti, a causa del trasferimento, a sottrarre una consistente parte del loro stipendio alla famiglia per poter vivere dignitosamente nella sede loro assegnata. Il tutto senza voler sottolineare che le partenze determineranno un ulteriore e inevitabile depauperamento del  patrimonio intellettuale ed economico del già martoriato territorio calabrese.
Noi , docenti della classe di concorso A019 , ci rifiutiamo di accettare che la nostra sorte , come la sorte di tutti i colleghi ,  sia stata decisa dal c.d. “ algoritmo” del ministero il cui misterioso e spesso erroneo  funzionamento ha partorito, tra l’altro,  una incredibile serie di ingiustizie penalizzando, in particolare , docenti con tantissimi anni di servizio precario al loro attivo che sono stati letteralmente esiliati dopo avere contribuito , con la loro professionalità, alla crescita della scuola locale.
Nel mentre ci auguriamo  che venga  fatta chiarezza sulle modalità e sui criteri di assegnazioni delle sedi nell’interesse dei docenti di tutte le classi di concorso , non possiamo che aderire all’ iniziativa promossa dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in persona del suo Presidente Romano Pesavento , che si sta impegnando da diverso tempo affinchè l’insegnamento delle discipline giuridiche venga esteso in tutte le scuole e , in particolare  anche nella scuola secondaria di primo grado, al fine di contrastare il “ malessere demografico , il depauperamento  delle risorse intellettuali e materiali del nostro territorio e l’avanzare della piaga della criminalità organizzata in un territorio “ a rischio “ come quello calabrese .

L’auspicata estensione consentirebbe di realizzare un duplice risultato : potenziare la cultura della legalità nel nostro territorio avvalendosi di figure specializzate quali i docenti della  A019 e, in coerenza con quanto affermato dal sottosegretario Faraone negli ultimi interventi di questi giorni ,  consentire il rientro dei suddetti docenti   dalle sedi più disparate in cui sono stati inviati.

In esito agli incontri svoltisi rispettivamente  presso gli uffici della Regione Calabria tra una rappresentanza del Coordinamento e dei docenti di A019 del crotonese con l’Assessore alla istruzione Dott,ssa Federica Roccisano , l’Assessore all’ambiente, Dott,ssa Antonella Rizzo e il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale , Dott. Diego Bouchè  nonché presso l’Assessorato all’istruzione del Comune di Crotone con la Dott.ssa Antonella Cosentino , sollecitiamo  gli organi rappresentativi della Calabria e del territorio crotonese a riproporre con urgenza al MIUR e , comunque, in tutti gli uffici istituzionali più appropriati , le criticità palesate e le richieste di potenziare la cultura della legalità mediante l’impiego in tutte le scuole e , in particolare , nelle scuole secondarie di primo grado , dei docenti di discipline giuridiche.

Invitiamo , infine , tutte le Autorità civili e religiose ,  tutte le forze politiche ,  tutte le Associazioni da anni impegnate sul fronte della  legalità  e  tutti gli organi rappresentativi della società civile a sostenere le nostre istanze sottoscrivendo il Manifesto per la diffusione della cultura della Legalità al fine di  rafforzare l’impegno per raggiungere  l’obiettivo di  una crescita responsabile dei nostri giovani improntata al rispetto reciproco e al dialogo, all’osservanza e alla condivisione  delle regole,  alla lotta contro la criminalità e il malaffare ,  alla accettazione e rispetto per le diversità , alla lotta al bullismo e ai pregiudizi ,  alla inclusione”.

 

Crotone li  04.09.2016

 

 


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