Sicilia. Racconta inchino sotto casa Riina. Insultato su Fb

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Salvo Palazzolo di Repubblica e il sindacalista Dino Paternostro sono stati presi di mira da Tony Ciavarello, genero del boss corleonese

Il giornalista di Repubblica, Salvo Palazzolo, è stato insultato su Facebook dal genero di Totò Riina, Tony Ciavarello, per un articolo pubblicato il 5 giugno 2016, nel quale Palazzolo raccontava la sosta non prevista, con tanto di inchino, della processione di San Giovanni Evangelista a Corleone (in provincia di Palermo), sotto il balcone della casa di Riina, al quale era affacciata Ninetta Bagarella, moglie del boss.  La processione ha sfilato per le strade del paese siciliano il 29 maggio 2016. Lo stesso giorno della pubblicazione dell’articolo di Palazzolo, il 5 giugno, sono arrivate le offese da parte di Ciavarello che prende di mira il giornalista e il dirigente del sindacato Cgil di Palermo, Dino Paternostro.

“Buffone lei e il suo collega che ha scritto l’articolo…. visto che conosce benissimo le tradizioni corleonesi e dà visibilità ad altri buffoni che per due lire spalano fango su un intero paese”: ha scritto il genero del boss.

“Ho fatto come sempre il mio lavoro di cronista – ha detto Palazzolo a Ossigeno – Ho sempre raccontato la Corleone che cambia, la Corleone punto di riferimento del movimento antimafia. In questa circostanza ho riferito il contenuto degli atti delle forze dell’ordine presenti”. Nell’articolo, infatti, il giornalista ha raccontato che il commissario di polizia e il maresciallo dei carabinieri, presenti al corteo religioso, hanno subito lasciato la processione e inviato una relazione alla procura di Termini Imerese e alla direzione distrettuale antimafia di Palermo.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E POLITICA – Solidarietà a Palazzolo e Paternostro è stata espressa dal presidente dell’Odg Sicilia, Riccardo Arena, dalla Cgil di Palermo e da quella di Corleone. Sull’episodio  ha presentato un’interrogazione parlamentare il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare antimafia. Il vescovo di Monreale, Michele Pennisi, ha aperto una indagine interna e il presidente della Regione Rosario Crocetta ha espresso il suo appoggio all’Arma dei Carabinieri.

Diversa invece la posizione del sindaco di Corleone che ha criticato l’articolo, negando che quanto descritto fosse accaduto, e ha annunciato che chiederà l’intervento dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia.

Ossigeno si era già occupato di Palazzolo in diverse occasioni. L’ultima nel 2015, quando fu querelato dal Comune di Cefalù, in Sicilia, per aver scritto un articolo su presunte infiltrazioni mafiose negli appalti.

COA – MB

Da ossigenoinformazione


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