Querele temerarie: Fnsi, “dalla Camera un primo passo avanti”

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“L’approvazione alla Camera di un emendamento che consente di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie rappresenta un rilevante passo avanti e va accolta con soddisfazione”. Lo affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.

“La norma introdotta nell’ambito della proposta di legge di riforma del processo civile – osservano – è un primo passo nella direzione auspicata dalla Federazione nazionale della stampa italiana che è da mesi impegnata affinché siano introdotte efficaci misure di contrasto al fenomeno delle querele e delle azioni civili temerarie promosse a scopo intimidatorio nei confronti dei giornalisti”.

Su questo punto,proprio nei giorni scorsi,il presidente Giulietti e il segretario Lorusso avevano incontrato i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

“Aver previsto che nel sanzionare chi promuove un’azione giudiziaria in evidente malafede si tenga conto del valore della controversia – sottolineano Lorusso e Giulietti–introduce un elemento nuovo che, così come auspicato dalla Fnsi, dovrà portare all’affermazione che la sanzione pecuniaria da applicare a chi si rende colpevole di un’azione civile temeraria deve essere proporzionale all’entità del risarcimento richiesto al giornalista con chiaro intento intimidatorio. Nel dare atto ai presidenti di Senato e Camera e ai parlamentari di aver mostrato sensibilità a quello che è anche un problema di democrazia e di libertà dell’informazione, la Fnsi continuerà a battersi per far sì che tale principio diventi una norma qualificante per l’ordinamento giuridico italiano e come tale sia inserita nella proposta di legge di riforma del reato di diffamazione attualmente in discussione”.


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