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Il Medioriente, la Turchia e l’ecatombe dei migranti

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Le ultime cifre sulle persone che hanno tentato di emigrare dall’inizio dell’anno 2015 nel Mediterraneo sono ormai circa tremila (per l’esattezza 2987) secondo l’Organizzazione  internazionale per le migrazioni che ha aggiunto le ultime cento vittime registrate domenica scorsa sulle coste libiche. L’organizzazione ha aggiunto che “sono 557.889 i migranti e i rifugiati arrivati in Europa via mare quest’anno e 2987 sono le persone che han no perduto la vita, tentando di compiere la traversata.  Di fronte a numeri così impressionanti, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk parla di “emergenza migranti che va affrontata con solidarietà e responsabilità, non illudiamoci, contiamo solo su di noi, nessuno ci aiuterà. Ci sono vicini che sono contenti dei nostri problemi.

Agli italiani, greci, ungheresi, vorrei dire che nessuno deve usare le ondate migratorie come merce di scambio tra vicini. Serve solidarietà ma anche responsabilità.

Senza una seria e responsabile difesa delle frontiere esterne dell’Europa dovremmo dire addio al Trattato di Shengen, ha detto parlando all’assemblea plenaria di Strasburgo. Aggiungendo che un accordo con la Turchia del presidente Erdogan per la questione migratoria in Europa è “l’unica soluzione possibile”. Il dialogo con il governo di Ankara è anche per il presidente della Commissione dell’Unione Europea Jean-Claude Junker è un dialogo senza alternative, aggiungendo:” Sono contento che con Erdogan  abbiamo parlato di un accordo sui migranti. Ci siamo confrontati. E’ chiaro che la Turchia è un paese sicuro. Chi pensa il contrario deve assumersi le conseguenze e chiedere la sospensione della richiesta di adesione all’Unione Europea. “Il presidente Juncker   ha riferito anche che la Turchia ha messo in guardia l’Unione Europea sulla possibilità che “altri tre milioni di potenziali rifugiati possano arrivare da Aleppo e dai suoi sobborghi.

L’eventuale vittoria del regime di Assad, resa ancora più probabile dall’appoggio russo, provocherà una nuova ondata migratoria. Secondo stime turche, altri tre milioni di potenziali rifugiati potranno arrivare dalla Siria.” I due leader Juncker ed Erdogan  hanno discusso di una possibile area cuscinetto in Siria per tamponare l’ormai difficile emergenza umanitaria.  Secondo un quotidiano tedesco, la Frankfurter  Allge meine una bozza di accordo prevede la costruzione di sei campi di richiedenti asilo dentro i confini della Turchia. Altre misure concrete saranno adottate nel prossimo Consiglio europeo che è previsto per il 15 ottobre prossimo, tra una settimana.

Il presidente Tusk ha anticipato che la prossima riunione prevista per mercoledì e giovedì prossimo a Bruexelles sarà “sicuramente dedicato ai problemi dell’immigrazione”.


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