Elezioni, parità di genere e l’emblematico caso Puglia. In attesa della svolta

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Il comunicato di GiULiA sulla questione di genere emersa alle ultime elezioni regionali.
L’informazione sulle recenti elezioni per i Consigli regionali è stata vasta e ricca di dati, interviste, commenti. Su tutto, tranne che sugli sconfortanti risultati di genere. Eppure da scrivere e denunciare ce ne sarebbe. Cominciando col sottolineare i due registri della politica. Ossia quel suo appellarsi ad un’asessuata meritocrazia oppure, quando va bene, decantare un meccanismo di alternanza nelle liste, ma non vincolante (che è come dire all’elettore e all’elettrice “poi veditela tu”). Salvo poi, quando il gioco si fa duro e c’è da decidere, impallinare ogni legge elettorale che imponga vincoli reali.

Esemplare il caso della Regione Puglia. La cui soluzione sarà, a nostro parere, un test nazionale sulla reale volontà di cambiamento della politica. Quale sia questa soluzione non sta certo a noi dirlo. I problemi vanno risolti da chi li ha creati…

Seguiremo quindi passo passo le scelte di Emiliano, da qui alla prima settimana di luglio. E chiediamo alle colleghe ed ai colleghi di darne puntigliosa informazione, come si conviene per quello che è un caso emblematico. Appoggeremo sempre chi dall’interno della politica lavora per una concreta e paritaria rappresentanza di genere. Ci sono ad esempio piaciute le parole dell’on. Giovanna Martelli sul dovere di “riequilibrare una condizione di svantaggio che è ancora strutturale e culturale” dando alle donne “l’opportunità di competere alla pari per essere elette e per portare il punto di vista femminile nel governo del territorio”.


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