Pragma

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Da Atene arriva il gavettone gelato dell’alleanza di Syriza con il partito di destra Anel, guidato dall’antisemita, anti-migranti, anti-omosessuali, anti-laico Panos Kammenos. In un paio di giorni, siamo passati dalla possibilità di importare la nuova sinistra, alla realtà di aver esportato il vecchio nazareno. Gli esperti dicono di non farsi spaventare dalle apparenze. Perché tutto è spiegato dalla concretezza della priorità, cioè dal “pragma”  della riduzione-rimodulazione del debito estero, per ridare ossigeno alla cianotica Grecia. Insomma, un governo di scopo, che non può permettersi di girarsi su altri temi, altrimenti perde l’equilibrio e cade.

E’ questo il modello che vogliamo anche da noi, per una nuova sinistra?
No, il pragma-governo ce l’abbiamo già e ha dato prova – se ce ne fosse stato bisogno – che non si possono isolare problemi, per isolare soluzioni.  Quando mancano valori condivisi di orientamento – giustizia sociale, dignità del lavoro, lotta alla corruzione, lotta alla povertà, ecc. – si procede condizionati dagli interessi, che impongono sempre  la legge del più forte.
Dunque Tsipras già bruciato?
No, vediamolo agire, ma non immoliamo i valori al pragma.

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