Mafiacapitale, il sindaco Marino sospenda da incarichi decisionali tutti gli inquisiti

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Libertà e Giustizia di Roma manifesta la profonda indignazione dei propri soci e simpatizzanti per lo sconcertante scenario di collusione tra criminalità e politica a Roma, già ampiamento noto ma confermato – in modo ormai macroscopico – dalle ultime indagini della magistratura.
Da sempre siamo impegnati nell’affermazione della legalità.
Da sempre chiediamo ai partiti – tutti – di vigilare al loro interno per selezionare una classe dirigente capace e onesta. Purtroppo, la cronaca – non solo recente – evidenzia una scandalosa mancanza di controllo nell’attribuzione di incarichi istituzionali a persone che possano esercitarle con la dignità e l’onore richiesto dalla Costituzione.
Troppe persone scelgono la carriera politica per arricchirsi.
E troppe ci riescono, senza cultura né preparazione, ma puntando solo sull’acquisizione di consenso con favori illegali. Con la giunta di Alemanno – indagato nell’inchiesta “mafia Capitale” – questo abbrutimento ha raggiunto livelli di infiltrazione criminale estesa anche a società controllate del Comune di Roma, frutto di un famelico sodalizio tra vertici mafiosi, di estrema destra e comunali.
A fronte di tale declino, Libertà e Giustizia di Roma – mentre continua a sostiene il lavoro di inchiesta di giornalisti e magistrati – chiede al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, di sospendere da incarichi decisionali tutti gli inquisiti e quanti comunque siano risultati coinvolti nella “mafia Capitale”, fin quando le singole posizioni non saranno chiarite.
La presunzione di non colpevolezza individuale non può ledere il principio di pubblica precauzione, soprattutto a fronte di intercettazioni sconcertanti ed altri chiari indizi concorrenti.
Con vigilanza democratica

 


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