Assolto Berlusconi, condannata la logica

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Assolto Berlusconi, condannata la logica.
B ha telefonato di notte, nel bel mezzo di un incontro internazionale per far affidare – procedura che si usa per i minorenni – Ruby alla Minetti, ma per i giudici non si tratta di concussione per induzione, perché per questo nuovo reato (legge Severino) ci vuole un regalo (vantaggio) per il concusso, che nella vicenda non c’è.

Peccato che in Italia il malcapitato che si oppone al potente viene rimosso, ma se lo accontenta ha il “regalo” di essere lasciato in pace e forse promosso. Tanto per fare un esempio, Enzo Biagi che non si è fatto “indurre”, è stato cacciato dalla Rai. Non è provato che B sapesse che la ragazza fosse minorenne. Non c’è logica neanche qui. Se B riteneva  che Ruby era nipote di Mubarak avrà fatto ricerche complesse, ma purtroppo in tanto indagare gli è sfuggita la data di nascita e quindi la sua minore età. Un altro trionfo dell’  “insaputismo.italico”.
Così una legge mal scritta e un paio di avvocati scaltri hanno fatto deragliare i fatti dalla logica e dalle conseguenze penali. Se ci sarà ricorso, toccherà alla Cassazione pronunciarsi su questo verdetto e la coerenza giuridica delle sue motivazioni. Ma quando si oltraggia la logica, si mina anche la fiducia nell’indipendenza della giustizia e nell’uguaglianza.
Ed è questo il danno maggiore di questa incredibile storia.

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