L’unione fa la forza

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“Il mio nome è Bond, Euro Bond”
Come nei film di Fleming, in questa Europa serve il colpo di scena, per battere Goldfinger, il Signore dell’Austerità.
Ovvero la creazione di obbligazioni europee del debito, garantite dall’Unione, per ridare ossigeno e tempo a chi è più in difficoltà. Perché ormai è chiaro che le restrizioni di bilancio, stanno restringendo l’Europa.

Ma ci vuole anche un New Deal per far ripartire l’occupazione, soprattutto quella giovanile.
Un giovane avvilito dall’esclusione è il più grande spreco di risorse per una comunità.
La precarietà del lavoro, rende precaria la democrazia.
Se l’Europa continuerà a preoccuparsi del debito più che dell’occupazione ha gli anni contati.
La Francia corrosa dalla destra è il grande segnale d’allarme, per chi ha voluto ignorare Alba dorata in Grecia.
Possiamo riprendere il cammino dell’Unione, se non barattiamo gli ideali con gli interessi.
Non sarà facile, anche per la pressione delle economie extraeuropee più aggressive.
Ma solo l’Unione fa la forza.
Della democrazia e del lavoro

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