Libano: la mossa che spiazza Hezbollah

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Il partito di Hariri si dichiara pronto a votare Geagea alle presidenziali. Una mossa che spiaza Hezbollah. Ecco perché.

di Riccardo Cristiano

Dal 2005, anno dell’assassinio di Rafiq Hariri nel quale è direttamente coinvolto dalla magistratura internazionale, Hezbollah sapeva di aver lasciato il fronte avverso senza leadership: il figlio di Hariri, Saad, vive quasi costantemente all’estero per paura di fare la stessa fine del padre e Walid Junblatt ha preso una posizione defilata,soprattutto da quando Hezbollah cannoneggiò alcune zone dello Shouff druso.

L’uomo che è riuscito a tenere in piedi il fronte del 14 marzo è stato, nella buona sostanza, Samir Geagea.

Ora Geagea sa benissimo di avere pochissime possibilità di ottenere i voti necessari ad essere eletto presidente della repubblica, ma ha posto ugualmente la sua candidatura. Illustrando un programma politico che risponde alle grande sfide dell’oggi nel nome dello stato e della sua centralità. Quindi contro la realtà odierna, che vede Hezbollah come autentico “stato nello stato”. Una mossa alla quale il partito di Hariri ha risposto dicendo che al primo scrutinio voterà Geagea. In quella circostanza nessuno prenderà i voti necessari, ma Geagea ha la possibilità numerica di risultare più votato del generale Aoun. Le elezioni presidenziali libanesi prevedono l’elezione di un maronita e l’alleato maronita di Hezbollah è il generale Aoun. Ma se Geagea tra pochi giorni avesse più voti, pur non venendo eletto, risulterebbe ufficialmente riconosciuto come “il leader politico” del paese, anche se poi per l’elezione si convergerà su un nome di compromesso. E Hezbollah sa benisssimmo che questo sarebbe un risultato politico rilevante.

Da ilmondodiannibale.it


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