Quello che si evita non si vede

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Non sapremo mai ciò che abbiamo evitato grazie a Monti che ha sostituito Berlusconi al governo un attimo prima dello schianto. Ma possiamo immaginarlo. Berlusconi guidava il Paese in stato di ebbrezza e Napolitano ha fatto di tutto affinché si evitasse il commissariamento pesante dell’Europa. Il Presidente ha esagerato? Ha travalicato i suoi poteri?
Forse sì, ma non ha tradito il Paese. Ha strappato dal posto di guida il miliardario “dei ristoranti pieni” forzando tempi e modi, ma l’emergenza non consentiva altro.

Tutto bene, quindi?
No, nel Paese delle anomalie, anche un ruolo così ingombrante del Presidente non è ammissibile. Ma dobbiamo avere la lucidità di ammettere che lo spazio che ha acquisito il Colle è quello del vuoto lasciato dai partiti, attraversati da scandali e inettitudini.
 Occorre ricostruire una politica credibile e seria.
Ma dobbiamo essere noi elettori a volerla. Perché l’assenza di partecipazione crea il pericolo maggiore per la democrazia: i vuoti di rappresentanza. Che provocano lesioni istituzionali, non sempre reversibili.

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