L’Espresso: lettere ai figli, ma solo di papà

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Quattordici “lettere” di padri famosi, e solo una scritta da una donna (Michela Marzano): all’Espresso hanno perso l’agenda con i numeri di telefono?

Di Janna Carioli

Metà de “L’Espresso” di questa settimana è stato utilizzato per pubblicare quattordici “lettera a mio figlio” (in alcuni casi al nipote) scritte da personaggi famosi, italiani e stranieri: Eco, Scorsese, Renzo Rosso, Accardo, Tahar Ben Jalluoun ecc.

Fra questi quattordici. solo una è una donna: la filosofa e deputata Michela Marzano, che forse non ha figli o nipoti, perché invece di scrivere una lettera alla prole la scrive a un maschio adulto: suo padre.

Mi chiedo se tutti questi uomini famosi abbiano avuto figli per partenogenesi.

Possibile che l’Espresso non abbia trovato qualche donna “famosa”? Magari quella brava architetta iraniana: Pouya Khazaeli Parsa, o forse la Marcegaglia, o Concita De Gregorio, che di figli ne ha tre.
O la Munro che fra un libro e un Nobel per la letteratura qualche nipote l’avrà messo assieme, o la biologa Barbara Ensoli che sta sperimentando il primo vaccino con una qualche efficacia contro l’AIDS.
E visto che fra gli scrittori di lettere ai figli c’è anche l’omosessuale Andrew Solomon, forse si faceva meno strada facendo scrivere Paola Concia, dichiaratamente lesbica, che di figli ne ha e ormai forse anche dei nipoti.

Espresso, che fai? Ti è presa una botta di pigrizia mentale? Non avevi i numeri di telefono? Hai solo lettori maschi? Dai, non fare il timido: faccelo sapere.

Da giuliagiornaliste


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