Città della Scienza, Napoli ferita

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Napoli ferita dalla distruzione di Città della Scienza. E’ il momento della mobilitazione che dia solidarietà, coraggio, sostegno concreto perche’ non passi l’idea di rassegnazione,ma perché vincano l’orgoglio, la legalità, la voglia di rilancio. L’appello e’ perche’ Articolo21 faccia in questa direzione rete fra tutti coloro che nel mondo dell’informazione e della difesa della libera espressione
, di cui la cultura scientifica e’ parte, vogliano essere protagonisti di iniziative per la rinascita di un gioiello sottratto alla comunità di una città e di un intero Paese. Tredici ore di rogo,che più’ si sommano rilievi e testimonianze più’ sembrano avere dietro la mano della camorra.”Napoli oggi e’ di cenere- ha scritto Roberto Saviano-.160 dipendenti non sanno più’ nemmeno se e quando ricominceranno a lavorare…uno scheletro sul mare. Completamente distrutto lo science center, il planetario,sei capannoni per dodicimila metri quadri e danni per oltre venti milioni di euro. Resta il teatro da li’ bisognera’ ripartire”. In quel teatro o in altro luogo di Napoli spero che Articolo21 riesca a convogliare energie morali, artistiche e culturali come nella splendida tradizione dell’associazione,che all’ombra del Vesuvio ha gia’ promosso iniziative negli anni scorsi . Articolo 21 sia promotore e protagonista di un grande patto di rinascita.”Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE”. Ebbene Citta’ della Scienza era (e’) il mezzo di diffusione della cultura, della liberta’ e del sapere delle scienze.Mi si passi un’interpretazione estensiva nel segno della solidarieta’.


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