Equo compenso: una vittoria contro il caporalato

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L’approvazione della legge sull’equo compenso rappresenta una scelta di civiltà nei confronti di tante giornaliste e giornalisti costretti a vivere e a lavorare in condizioni di grande precarietà, spesso sottoposti al ricatto e a vere e proprie forme di “caporalato”. Il riconoscimento dei loro diritti non rafforza solo loro, ma chiunque creda nei valori di libertà e di dignità che ispirano la nostra carta costituzionale e in particolare l’articolo21. Un grazie a quanti, nel governo, nelle forze politiche, nel sindacato e nell’ordine e nei tanti comitati e coordinamenti dei precari e dei free lance, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato.


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