Rom Bologna, Servizi Sociali parlano di sottrazione ai genitori di un bambino Rom appena nato, mentre al madre lo allatta in Ospedale

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Gentili istituzioni Internazionali e Nazionali, Ministri, Presidenti, Sindaci, Assessori, Monsignori, Commissari, difensori dei DIRITTI UMANI,  attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza di un possibile progetto di sottrazione del bambino Rom, Zlatan Salkonovic, ai genitori, da parte dei Servizi Sociali del Comune di Bologna. Zlatan Salkanovic è nato a Bologna il 30 ottobre 2012, ore 16.45 c/o l’Ospedale di Sant’Orsola nel Comune di Bologna. La madre del bambino si chiama Brenda Salkanovic ed è nata a Bologna il 22 giugno 1996, il padre si chiama Ljubo Halilovic ed è nato a Faenza il 18 giugno 1992. Brenda e Ljubo provengono da famiglie con origine bosniaca ma, non sono mai stati neanche un giorno in Bosnia.  Il 15 giugno 2012 alle ore 15.49 a Bologna, negli uffici della Stazione dei Carabinieri di San Ruffillo, Brenda Salkanovic, accompagnata dal legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi, denunciava l’aggressione e la violenza sessuale subita il giorno 13 giugno 2012 nei giardini di Via Torino da sconosciuti, l’aggressione e la violenza che hanno contemporaneamente colpito il suo compagno Ljubo Halilovic.

http://nazionerom.blogspot.it/2012/06/rom-bologna-il-coraggio-di-una-giovane.html

Il 15 giugno 2012, sei deputati del Parlamento Italiano presentavano una interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri sui fatti in narrativa. Ad oggi, non è stata ancora fornita una risposta.

http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20120614-bologna-aggredita-coppia-rom-lei-stuprata-notificato-atto-di-espulsione-per-entrambi

Dal 14 giugno 2012, ad oggi, l’Associazione Nazione Rom, e gli stessi genitori di Zatlan Salkanovic hanno costantemente comunicato all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR, al Contact Center, ed all’Avvocato Simone Pacifici innumerevoli violenze ed abusi subiti nella città di Bologna.

L’Associazione Nazione Rom ha costantemente richiesto, al Comune di Bologna incontri ed avvio di procedure di tutela della giovane coppia attraverso lettere e telefonate.

La vicenda della giovane coppia ha avuto un grande risalto mediatico sui giornali e radio locali. La stessa Chiesa Cattolica Italiana, Fondazione Migrantes, Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti presieduta da Mons. Giancarlo Perego ha prestato ascolto e comprensione alla vicenda della famiglia Halilovic, sostenendo l’azione dell’Associazione Nazione Rom dall’ottobre del 2011.

http://www.siti.chiesacattolica.it/unpres/primo_piano/00008817__Violenza_brutale_e_disumana_contro_una_coppia_di_giovani_sposi_nel_centro_della_citta._.html

L’Associazione Nazione Rom, ha continuato a rivolgere ai Servizi Sociali del Comune di Bologna lo stesso 30 ottobre 2012 chiedendo l’attivazione di un percorso di protezione per la giovane coppia e continuando a chiedere al Governo Italiano ed al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri un decreto legge di urgenza che garantisse a tutti i cittadini e minori, nati in Italia, di vedersi riconoscere il diritto di cittadinanza.

Nel pomeriggio del 31 ottobre 2012, si sono presentati, nell’Ospedale di Sant’Orsola delle Assistenti Sociali del Servizio Sociale di Via Castiglione 26 – Bologna. Queste, senza neanche rivolgersi ai Dottori, alle Ostetriche, al personale infermieristico si sono presentate davanti al letto dove si trovava Brenda Salkanovic che stava allattando il suo piccolo figlio Zlatan Salkanovic ed hanno strappato il bambino dalle braccia della madre chiedendoli di firmare dei fogli nei quali c’era scritto che lei prestava il suo consenso all’avvio delle procedure di affidamento ed adozione. Brenda si è rifiutata ed ha detto loro che lei ha partorito con dolore il suo bambino, lei ama il suo bambino, lei vuole crescere il suo bambino insieme al suo giovane compagno e marito (rito Rom) Ljubo Halilovic.

Le Assistenti Sociali hanno preso il bambino strappandolo dalle braccia della madre dicendogli “ti portiamo via il bambino” e “te devi andare in una comunità da sola”.

Il padre di Zlatan Salkanovic era presente alla scena ed è prontamente intervenuto.

Zlatan era stato auscultato dalla dottoressa in turno la sera del 30 ottobre. Zlatan ha un piccolo soffio al cuore e doveva essere sottoposto a nuove visite prima di dimetterlo.

E’ importante non dimenticare la Convenzione dei Diritti del Fanciullo adottata dalle Nazioni Unite a New York il 20 novembre del 1989 ed adottata in Italia con la legge n. 176 del 27 maggio 1991. La Convenzione recita nel suo preambolo: “La famiglia deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere il suo ruolo nella collettività. Il fanciullo deve essere educato in famiglia nello spirito degli ideali della Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, tolleranza, libertà, uguaglianza e libertà”. L’art 7 afferma il diritto al nome ed alla cittadinanza, all’appartenenza alla propria famiglia di origine. Art 9 diritto di non essere separato dai propri genitori. Art. 33, 34, 35 diritto di essere protetto contro ogni forma di violenza sessuale, contro il rapimento, la vendita o la tratta.

Consideriamo inoltre la La legge n. 184 del 4 maggio 1983 che disciplina l’adozione e l’affidamento dei minori. E’ il Presidente della Repubblica Italiana ha promulgare che: Titolo 1 dell’Affidamento dei Minori Articolo 1 “il minore ha diritto di essere educato nell’ambito della propria famiglia”

Brenda Salkanovic, nell’atto di ingresso nell’Ospedale di Sant’Orsola ha comunicato alla Direzione Ospedaliera il proprio domicilio a Bologna: Via Protti n. 15 c/o Halilovic.

L’Appartamento di Via Protti n. 15 – Bologna è stato affittato direttamente da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (allegato). Da mesi Nazione Rom sta chiedendo al Comune di Bologna di sostenere il nucleo familiare di Ljubo Haliulovic (padre), Brenda Salkanovic (madre), ed il piccolo Zlatan per poter avere un proprio appartamento dove vivere autonomamente. Attraverso il legale della famiglia, Avvocato Immacolata Tropiano avviato ogni tipo di azione giuridica per difendere ed affermare i diritti della giovane famiglia. Attraverso il Progetto “Casa della Pace e dell’Accoglienza nel Comune di Fosdinovo (Ms)” assicurare al capo-famiglia Rasim Halilovic un posto di lavoro a tempo indeterminato per affermare una indipendenza economica.

Il padre di Zlatan, ha immediatamente informato i genitori di Brenda Salkanovic di quanto stava succedendo nell’Ospedale di Sant’Orsola a Bologna. Immediatamente giunti sul posto, i genitori di Brenda hanno deciso di far uscire la loro figlia ed il piccolo Zlatan al fine di garantirne l’incolumità da ulteriori tentativi di sequestro.

Attraverso questa lettera ci appelliamo al Ministero degli Interni al fine di assicurare a Zlatan ed i suoi genitori il Diritto di Cittadinanza, al Comune di Bologna perché permetta alla giovane coppia di sposarsi secondo il rito dello Stato Italiano, ai Servizi Sociali perché interrompano ogni ulteriore tentativo di sottrarre il piccolo, al Presidente del Tribunale di Bologna al fine di approfondire la collaborazione tra l’Associazione Nazione Rom e lo stesso Tribunale, alla Chiesa Cattolica di Bologna ed a Monsignor Ernesto Vecchi perché si affermi il principio del Vangelo e di Cristo e venga immediatamente concessa, temporaneamente, un appartamento alla giovane coppia, nell’attesa di regolarizzare ogni posizione giuridica. Agli organismi internazionali ed europei ad intensificare il controllo e monitoraggio sullo Stato italiano in relazione alla sottrazione illegittima dei minori rom alle proprie famiglie.

Raccogliamo e rilanciamo l’appello del Gruppo Internazionale EveryOne perché si formi urgentemente una COMMISSIONE di INCHIESTA INTERNAZIONALE che indaghi sul fenomeno della sottrazione illegale ed il rapimento dei minori rom alle loro famiglie di origine, ai loro padri ed alle loro madri e si interrompa questo CRIMINE CONTRO l’UMANITA’.

Chiediamo alle organizzazioni mondiali di tutela dei Diritti Umani, a tutte le organizzazioni della Società Civile Rom di sottoscrivere questa lettera e sostenere le ragioni ed il diritto dei bambini rom, delle madri rom, dei padri rom e dell’intera Nazione Rom.

Ricordiamo le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana CEI, Monsignor Angelo Bagnasco a Genova in occasione di una visita alle famiglie Rom di Bolzaneto:

“ Per voi la vita è sacra. Nella vostra comunità, tradizione, cultura – ha detto – i figli sono una grande ricchezza. “

http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/10/09/news/bagnasco_visita_i_rom_un_modello_di_comunit-22956394/

 

http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2012/11/3_Rom_Bologna__neonato_Rom_rischia_sottrazione_da_parte_di_assistenti_sociali.html


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