Sistema elettorale, una proposta

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S I S T E M A    E L E T T O R A L E  – Proposta

– LA LEGISLATURA DURA 3 ANNI.

– UNA SOLA CAMERA : di deputati, compiuti 25 anni e di senatori, compiuti 45 anni.

– N° 430 SEGGI di cui : 315 assegnti con i collegi; 80 assegnati con il proporzionale; 35 assegnati quale primo premio di maggioranza.

– CON 2 SCHIERAMENTI;

– SENZA SBARRAMENTO.

– FINO A DUE TURNI DI VOTAZIONE.

– 2 PREMI DI MAGGIORANZA : il 1° di 35 seggi dati allo shieramento vincente attraverso un Listino formato di tecnici in materie giuridiche, o economiche, o finanziarie, o scentifiche, o accademiche, o sociali, o del lavoro; il 2°, 10 punti percentuali, dati dagli elettori al Presidente del Consiglio dei Ministri eletto, da usare in Aula quando lo ritiene, da calcolarsi sul numero dei presenti, mai per leggi di modifica costituzionale o per eleggere il Presidente della Repubblica o per autorizzazione a procedere avverso parlamentari.

– PRIMARIE PER TUTTI E A TUTTI I LIVELLI.

– PREFERENZE.

– NON E’ CONSENTITO : ad entrambi gli schieramenti, formare altri gruppi diversi da quelli costituiti il giorno successivo all’insediamento in Parlamento; passare da uno schieramento all’altro;

– SOLO GLI ELETTI : possono essere nominati Sottosegretari, per un numero non superiore a 15.

– I CANDIDATI A MINISTRO devono essere presentati agli elettori prima del voto; non può essere nominato Ministro l’eletto in Parlamento; non si può ricoprire la carica di Ministro per più di 2 legislature consecutive e, per non più di 3 totali; i Ministri non hanno immunità, salvo quella di cui al primo comma dell’Articolo 68.

– SI PUO’ ESSERE ELETTI in Parlamento per non più di 5 legislature consecutive e, per non più di 6 totali.

– GLI OBBIETTIVI DI PROGRAMMA sono dettagliatamente comunicati ai cittadini.

 

MODUS OPERANDI :

E’ indetta l’elezione.

Si effettuano le PRIMARIE in tutto il Paese e x tutti i partiti a tutti i livelli. Ogni partito, dei due schieramenti contrapposti, di centro-destra e di centro-sinistra, deve effettuare le primarie APERTE (agli iscritti e ai simpatizzanti), per far eleggere il candidato del partito a rappresentare il proprio schieramento in quel collegio; il candidato del partito che riceve più voti dei cittadini sostenitori, vince e va a rappresentare il suo schieramento contro il vincente dell’altro; nel 1° turno di votazione, che si tiene di domenica e lunedì, per l’assegnazione del seggio di quel  collegio, chi dei due ottiene la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto al voto (50% + 1), conquista il seggio del collegio; qualora nessuno dei due candidati lo abbia conquistato vanno, due domeniche dopo, al 2° turno di votazione e, chi, dei due, prende più voti degli elettori, conquista il seggio di quel collegio in Parlamento; sono così assegnati i primi 315 seggi.

Gli ulteriori 80 seggi sono ripartiti in modo proporzionale ai voti totali che ogni singolo partito ha ricevuto dagli elettori nel 1° turno di votazione, salvo non ne abbiano diritto. Ai partiti, tra quelli che non hanno raggiunto il quorum minimo di voti sufficienti ad ottenere almeno un seggio, vengono assegnati i seggi scaturenti dai resti di tutti quelli interi assegnati, in base ai voti totali ottenuti ed è assegnato, a chi del listino, ha ricevuto più voti degli elettori.

I 35 seggi relativi al conquistato premio di maggioranza, sono assegnati al partito che ha ottenuto più voti nello schieramento vincente e, li conquistano i 35 candidati del proprio listino di partito, che hanno ricevuto più voti di preferenza degli elettori.

Maurizio  Saracini  –  costituzionalista  –  presid.  de   L’Italia dei Cittadini


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