Il premio Siani 2012

0 0

Era visibilmente commosso ieri nella sede de “Il Mattino”, durante la cerimonia del Premio Siani Armando D’Alterio, il magistrato che ha riaperto il caso Siani, dieci anni dopo la morte del giovane cronista del quotidiano napoletano , dopo indagini andate a vuoto e depistaggi, assicurando alla giustizia assassini e mandanti. E’ stato il Presidente della Giuria del Premio, giunto alla sua nona edizione, dopo Marco Risi ed Antonio Ghirelli. “Chi avrebbe mai detto – confessa a Maria Falcone – che proprio io avrei un giorno premiato la sorella di Giovanni Falcone !” A lei, infatti è stato infatti assegnato il primo premio per il libro “Giovanni Falcone, un eroe solo” , editore Rizzoli, scritto a quattro mani con Francesca Barra. Un ex aequo al primo posto è andato a Bruno De Stefano, per il volume “Giancarlo Siani. Passione e morte di un giornalista scomodo”, editore Giulio Perrone. Il secondo posto è per Pino Imperatore, con il libro “Benvenuti in casa Esposito. Le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista”, editore Giunti. Per la sezione Fumetto, premiato Giacomo Bendotti per “Paolo Borsellino, l’Agenda rossa”, editore Beccogiallo. Tesi di laurea, classificatesi ex aequo: “Vive, nella memoria”, di Serena Faraldo, dell’Accademia di Belle Arti, di Napoli e “Il Giornalismo d’inchiesta in Italia e i suoi caduti”, di Stefania Sonis, Università La Sapienza di Roma. Menzioni speciali a Paolo Miggiano, con Gennaro Del Prete per il libro “A testa alta. Federico Del Prete:una storia di resistenza alla camorra”, editore Di Girolamo; a Giovanni Sperandeo, per “La faida”, editore Mephite; ad Alfonso Celotto, per “il collezionista di leggi”, Editoriale scientifica, collana Verba manent. Presenti tanti giornalisti, magistrati, avvocati, rappresentanti delle istituzioni, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il direttore del Mattino, Virman Cusenza, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Colimoro, presidente di Assostampa, Lucio D’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Adriana Maestro, dell’Associazione Siani ed il fratello di Giancarlo, Paolo, presidente della Fondazione Pol.is. per le vittime di criminalità ed i beni confiscati alle mafie. “Giancarlo non era un eroe, ma neanche uno sprovveduto ! Il suo lavoro consisteva nel comporre il mosaico della verità, affiancando tassello dopo tassello – ricorda Paolo – ” Dobbiamo ringraziare il magistrato che ha riaperto il caso, assicurando alla giustizia i responsabili e che ha utilizzato, nella sua inchiesta “il metodo Siani”, come lui stesso ha detto e Marco Risi, il regista di Fortapàsc , che ha fatto conoscere a tanti gli aspetti umani di quel ragazzo di 26 anni, che amava la vita ed il mestiere di giornalista.” La sua Mehari sarà “installata” in una delle Piazze della città, per volontà del sindaco Luigi De Magistris. In tanti interventi è stato ribadito il concetto che questo Premio non serve solo ad onorare la memoria, ma è un appello per l’impegno di oggi, per la necessaria attenzione che bisogna porre a tutela dei giovani giornalisti precari e di quelli minacciati dalle mafie, come ha ricordato Franco Siddi, segretario della Fnsi. Migliaia di ragazzi in tante scuole a lui dedicate parlano di Giancarlo, rileggono i suoi articoli, gli scrivono lettere. Oltre 200 sono state raccolte in un libro. Una pubblicazione dell’editore Phoebus ha raccolto i suoi quasi 1000 “pezzi”, nel volume “Le parole di una vita”, consegnato al Presidente della Repubblica, che ogni anno concede la sua adesione al Premio, insieme ai patrocini di Camera, Senato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero dell’interno. Di un forte legame tra Napoli e Palermo parla Maria Falcone, prendendo con Paolo Siani e don Tonino Palmese l’impegno a rivedersi spesso, per la comune battaglia a favore della legalità, della giustizia, della difesa dei diritti delle vittime della criminalità.

Referente regionale di Libera per la Campania
Presidente onorario dell’Ass. Siani


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21