Meglio morto che precario ( di Giovanni Parrotta)

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Michele, 29 anni, è un giovane animato da grandi speranze. In un lungo flashback, rivive la spensieratezza della sua gioventù: l’adolescenza, gli amici, la vita da liceale, le sue ambizioni sportive, i sogni e le esperienze con la droga e l’alcool, la parentesi universitaria. Apparentemente un ragazzo come tanti, Michele è tuttavia
costantemente tormentato da dubbi e incertezze. Giovane idealista e
disadattato, precario da sempre, verrà presto catapultato, senza
protezione alcuna, nel mondo reale e, risucchiato dal vortice del
lavoro nero e dello sfruttamento, il ragazzo si rifugerà nella più
totale solitudine.
L’esperienza del call center si rivelerà un ulteriore fallimento e,
disincantato dall’egoismo crescente della società moderna, sempre più
regredita e asfitica, il giovane pensa seriamente di farla finita.
Disillusione e disoccupazione prenderanno il sopravvento? Michele
riuscirà a ribellarsi?
Meglio morto che precario, romanzo che getta luce sulla problematica
del lavoro temporaneo, con accenti intimisti e, nel contempo, freddi e
oggettivi, si è aggiudicato la sezione “Premio Chimirri” del concorso
“Parole nel vento, 2011”

Edizioni Rubbettino

Video Montecitorio con On. Evangelisti
http://www.youtube.com/watch?v=wutBgfh0qHc



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