A settembre una grande manifestazione unitaria per difendere la Costituzione

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Quello che non  andava bene nel mese di luglio, non potrà certo andar bene nel mese di settembre. Ci riferiamo, ovviamente, al tentativo in atto, da parte della maggioranza, di modificare l’articolo 138 della Costituzione, tentativo stoppato grazie alla opposizione del movimento 5 Stelle e di Sel. A settembre il film ripartirà, perché questa modifica è funzionale alla sopravvivenza di questo esecutivo. Mettere insieme la riforma elettorale e le modifiche alla Costituzione è anche un modo per prendere tempo, magari per ricattarsi a vicenda.

Pur di raggiungere l’obiettivo si può fingere di non vedere e di non sentire, infatti Calderoli resta al suo posto, Alfano pure, di ineleggibilità non si parla più, e Berlusconi, anche se è stato condannato, continuerà a restare il capo del principale alleato di governo del Pd, come se nulla fosse. Nulla può e deve scuotere il governo altrimenti: “I danni sarebbero incalcolabili…”. Sino a quando potrà durare questa sorta di sospensione della dialettica politica, sociale e civile? Questo commissariamento non dichiarato, ma in atto? Per queste ragioni, come associazione articolo 21, abbiamo deciso di aderire a tutte le iniziative, da chiunque promosse, che saranno indette a sostegno della Costituzione, della sua attuazione, e contro ogni possibile riduzione della medesima a merce di scambio. Se l’obiettivo come qualcuno dice é solo quello di modificare la legge elettorale, allora non serve la modifica Costituzionale. Se davvero si vuole solo dimezzare i parlamentari e modificare il Senato, non serve nessuna modifica del 138 perché, su questo, esiste, almeno sulla carta, una larga maggioranza.

Se, invece, l’obiettivo é quello di una svolta presidenzialista, di una riduzione della autonomia della magistratura, di una riscrittura dell’articolo 41 e dei diritti sociali, allora si comprende meglio perché ci vuole la modifica del 138 e perché il tutto si può e si deve fare, non solo a colpi di maggioranza, ma con questa maggioranza, al cui interno esistono persone che non hanno mai fatto mistero di aver condiviso i principi che ispirarono anche il piano di Rinascita nazionale di Licio Gelli. In queste ore, positivamente, da più parti, da MicroMega a Libertà e Giustizia, dal Fatto ai Comitati Dossetti, si sono moltiplicati gli appelli a far fronte comune sulla Costituzione, ad individuare percorsi condivisi ed azioni unitarie.

Mai come in questo momento é necessario che ciascuno di noi deponga qualsiasi mal inteso spirito di sigla, di associazione e di movimento e anteponga l’interesse generale ad ogni interesse particolare. A settembre, quando ripartirà la discussione sull’articolo 138, serviranno tanto piazze per la Costituzione e, possibilmente, segnate solo dalla presenza del tricolore e dal testo della nostra Carta fondamentale.


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