al-Qusayr, città condannata a morte
Caso Ruby, Art.21: Stasera in tv “orgia” di conflitto di interessi
Una nuova carta d’identità per la Rai
Dopo la marcia su Brescia di Berlusconi ora in piazza per la Costituzione
“Vogliono eliminarmi perché da 20 anni sono l’unico ostacolo tra sinistra e potere”
Che “Diaz” dia la possibilità ad altri film di avanzare tra i misteri italiani
Bangladesh, se il costo del lavoro vale quanto la morte
Femminicidio, uno spettro si aggira: quello di Giovanna Reggiani
Eni: Gabanelli ad Art.21, “nessuno dei vertici ha accettato di essere intervistato”
Giugliano, costole rotte per un telefono di ultima generazione
IGNAZIO MARINO: “Roma città dei diritti sarà anche la città del diritto-dovere all’informazione”
Da Brescia la seconda marcia su Roma
La prima volta, il programma della marcia su Roma fu lanciato il 24 ottobre 1922 a Napoli in una grande adunata di camicie nere. In quell’occasione Mussolini disse pubblicamente: “o ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”. Nella notte fra il 27 ed il 28 ottobre 1922 le colonne fasciste partirono da più direzioni dirette verso Roma. La seconda volta, la marcia su Roma si fece a Brescia: era il pomeriggio dell’11 maggio 2013. Silvio Berlusconi aveva lanciato il suo proclama attraverso le sue televisioni:
Il 10 maggio 1933 il “rogo nazista di Berlino”. Oggi, a 80 anni di distanza, “adottiamo” tutti un libro o un autore perseguitato #maipiulibrialrogo
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”. Qualcuno attribuisce questo testo…
