Raid vandalico a Verona contro il giornalista dell’Espresso Andrea Tornago

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Un raid notturno, anonimo è stato compiuto contro un giornalista dell’Espresso che ha firmato inchieste scomode e coraggiose. A Verona, nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 giugno, qualcuno ha imbrattato e ricoperto di spazzatura l’auto di Andrea Tornago, da anni collaboratore dell’Espresso. La macchina era parcheggiata in una via secondaria della città, con pochissimo traffico, frequentata solo da chi ci abita, vicino alla casa dove il giornalista vive con la famiglia. Tra una lunga fila di vetture, l’ignoto vandalo ha preso di mira solo l’auto di Tornago, ignorando tutte le altre, comprese quelle più vicine al bidone svuotato dei rifiuti. Nella stradina non ci sono bar o altri locali, né luoghi di ritrovo o di passaggio. Tornago era appena tornato a Verona dopo alcuni giorni di trasferta per lavoro, ha parcheggiato l’auto attorno alle 22 e ha scoperto l’accaduto il mattino dopo.
Le circostanze di tempo e di luogo fanno pensare a un’azione mirata, punitiva. Tornago nelle scorse settimane ha firmato l’inchiesta dell’Espresso sulla casa in centro comprata a metà prezzo, tra il 2016 e il 2017, dall’attuale sindaco di Verona, l’avvocato Federico Sboarina, che nel frattempo ha aderito a Fratelli d’Italia. Il settimanale ha pubblicato notizie comprovate da decine di documenti, e non ha ricevuto smentite o rettifiche da nessuno degli interessati. Pur non potendo contestare nulla, Sboarina ha insultato l’Espresso in consiglio comunale parlando di “spazzatura giornalistica”. La redazione dell’Espresso in una nota “esprime solidarietà e vicinanza a Tornago, che continuerà anche a pubblicare le sue inchieste”. Anche l’Associazione Articolo 21 è vicina ad Andrea Tornago e pronta a rilanciare tutte le sue inchieste nonché a stargli vicino quando gli autori di questa incredibile aggressione saranno individuati e giudicati in Tribunale.


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