REFERENDUM 8 E 9 GIUGNO. NOI ANDIAMO A VOTARE

Meloni non sopporta la satira. Il 30 aprile udienza sul caso di Daniele Fabbri, querelato dalla Premier

0 0

Che la Premier Giorgia Meloni non sopportasse la satira né la critica lo si era capito, ma adesso abbiamo la rappresentazione plastica di cosa significa soffocare le voci critiche. Infatti il prossimo 30 aprile arriva davanti al giudice dell’udienza preliminare la vicenda di Daniele Fabbri, querelato da Giorgia Meloni. Una storia che è stata anche valutata nel rapporti Case sulle azioni legali temerarie. È un caso che riguarda il diritto di satira e la libertà di espressione. Nel 2021, Daniele Fabbri, comico e vignettista, è stato denunciato per diffamazione dall’allora leader dell’opposizione Giorgia Meloni in seguito a quanto affermato da Fabbri nel corso di un podcast su YouTube. L’episodio risale al 2021, quando Fabbri stigmatizzava gli insulti sessisti rivolti da un insegnante a Giorgia Meloni, sottolineando come “al loro posto si possono usare molte parole non discriminatorie, ma comunque soddisfacenti”. Fabbri ha elencato una serie di termini che potrebbero essere usati per definire Giorgia Meloni (“peracottara” “puzzona” – “caccolosa”) che sono da ascrivere all’ambito delle offese infantili e dialettali, ma scevre di accezione sessista. La denuncia è stata notificata al comico romano solo nel 2023. Nella scorsa udienza, l’avvocato di Giorgia Meloni ha dichiarato che la stessa si costituiva parte civile, avanzando una richiesta di 20.000 euro per danni psicologici. Finora Fabbri non aveva reso pubblica la querela perché con il suo avvocato erano sicuri che il caso venisse archiviato. Invece il GIP ha deciso di mandarlo a processo. Fabbri sta per lanciare anche una raccolta fondi per i bersagli di molestie legali che fanno satira. Questa storia è, in qualche modo, l’emblema di un clima di crescente intolleranza verso la critica, anche quella teatrale, artistica, verso la satira che è, appunto, una forma d’arte. Ed è un caso che va sostenuto quantomeno a livello di comunicazione e conoscenza perché può contribuire ad una maggiore sensibilizzazione pubblica rispetto al fenomeno SLAPP, dimostrando che questa forma di molestie legali non colpisce solo i giornalisti d’inchiesta, ma tutti, e che priva tutti noi anche della possibilità di farci una risata rispetto alla classe politica.

(Foto dal profilo social di Daniele Fabbri)


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.