80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Ustica resterà un “mistero”. La Procura vuole archiviare l’inchiesta. Bonfietti: dolore per i nostri morti

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La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’ultima inchiesta in ordine di tempo relativa all’abbattimento del Dc-9 Itavia che la sera del 27 giugno 1980 precipitò nel mar Tirreno, provocando 81 morti. La notizia è stata anticipata dal quotidiano La Repubblica. In pratica l’ufficio della pubblica accusa non sarebbe riuscito ad identificare la nazionalità dei caccia in assetto da guerra che quella sera erano nei cieli di Ustica e che avrebbero provocato il terribile scenario della strage. Grande amarezza è stata espressa dalla presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage: “Dolore per i nostri morti che non hanno ancora avuto completa giustizia e delusione per i tanti anni di indagini e sforzi di magistratura e avvocati che non hanno ancora potuto portare alla completa verità”. In questi anni si sono susseguite plurime rogatorie internazionali, soprattutto verso Stati Uniti e Francia e sono state altresì raccolte numerose testimonianze. Ma tutto questo non è bastato a risalire agli autori.

“L’avevamo sempre ribadito, anche nell’ultimo anniversario a Bologna, confortati dalle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ci è sempre stato vicino in questi anni, che il nodo centrale dell’indagine era la collaborazione degli Stati amici e alleati, che avevano aerei da guerra nella vicinanza del DC9 Itavia nella tragica notte del 27 giugno 80. –  ha detto Daria Bonfietti – Oggi sappiamo ufficialmente che questa collaborazione non c’è stata, e la lettura degli atti ci permetterà di approfondire, ma da subito voglio considerare questa mancata collaborazione come un oltraggio alla nostra dignità nazionale che impedisce il raggiungimento della verità. La decisione di questi giorni della Procura conferma lo scenario di guerra che aveva indicato la sentenza ordinanza del giudice Priore e ci pone ancora davanti ai tanti perché che abbiamo sollevato in questi anni. Per questo, anche dopo tanti anni, continuerà l’impegno della Associazione dei parenti della vittime della strage di Ustica che chiede di avere ancora al suo fianco tutte le forze democratiche del Paese. È necessario che la Repubblica italiana continui a pretendere collaborazione da tutti gli Stati amici e alleati per la propria dignità nazionale e per dare giustizia e verità alle Vittime della Strage di Ustica”.


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