Meloni pigliatutto nell’informazione, El Paìs racconta la deriva antidemocratica italiana

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L’editto bulgaro (e chi lo dimentica?!) potrebbe impallidire davanti allo scenario che l’Europa vede quando guarda l’Italia, per quanto in Italia non tutti vedano ciò che agli altri non sfugge. Ce lo ha ricordato El Paìs, il più autorevole quotidiano in lingua spagnola nel mondo che si è occupato della vendita dell’Agenzia di stampa Agi, riassumendolo in una frase breve che dice moltissimo. Questo il titolo del servizio di una pagina dedicato allo stato dell’informazione in Italia. “Meloni vuole tutto il potere mediatico”. Prima di questo titolo molto esplicativo della salute della libertà di stampa, già altri osservatori internazionali avevano acceso i riflettori sul nostro Paese e messo a confronto la premier in carica con altri politici europei che si sono resi protagonisti di azioni contro i giornalisti. Giorgia Meloni e i suoi ministri, siccome molti giornalisti li hanno denunciati in prima persona, si sono già guadagnati la nomea, supportata da fatti, di governo ostile alla libera informazione. Nell’ultimo articolo del quotidiano spagnolo, oltre a ricordare quanto accaduto fino a ieri, c’è un focus sulla vicenda Agi e sulla vendita ad un parlamentare leghista autorizzata da un ministro leghista. Di Meloni specificamente si legge come “sia riuscita a controllare i media pubblici” con le nomine Rai, nonché ad “avere l’appoggio della principale holding di comunicazione televisiva privata italiana”, quella della famiglia Berlusconi e ad avere il totale sostegno dei giornali che fanno riferimento all’imprenditore della sanità, nonché parlamentare della lega, Antonio Angelucci, il quale adesso sta aggiungendo l’Agi al medagliere che già conta il gruppo dei quotidiani di destra, ossia Il Giornale, Il Tempo e Libero.


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