Mattarella: la violenza più odiosa, quella sulle donne

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La diffusione della violenza è stato uno dei temi centrali del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica.

Sergio Mattarella ne ha parlato a più riprese, pensando a quella “tra gli Stati, nella società, nelle strade, nelle scene di vita quotidiana”.

Ha speso parole importanti sulla violenza contro le donne, definendola “la più odiosa”.

Ha parlato ai più giovani, ai quali ha indirizzato un ragionamento sull’amore sottolineando che esso “non è egoismo, dominio, malinteso orgoglio” ma “ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità”.

Ha chiuso il suo discorso richiamando i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione, ricordando di averli visti, nell’anno che si è appena concluso, testimoniati da tanti concittadini e tra i vari episodi ha citato anche “il radunarsi spontaneo di tante ragazze dopo i terribili episodi di brutalità sulle donne, con l’intento di dire basta alla violenza e ribellarsi ad una mentalità di sopraffazione”.

Se femminicidio è stata la parola del 2023 secondo la Treccani, se l’anno passato ha fatto emergere una nuova consapevolezza su questo tema, anche il discorso con cui il Presidente della Repubblica inizia il nuovo anno tiene accesa questa luce.


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