“Il romanzo del giornalismo italiano. Cinquant’anni di informazione e disinformazione” – di Giovanni Valentini

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Un grande direttore racconta l’avventura del giornalismo italiano, dalla carta stampata alle sfide del digitale. Una testimonianza sul filo della memoria, fitta di ricordi e retroscena inediti, affollata di personaggi noti e meno noti. E con un interrogativo sospeso sul futuro di questo mestiere, tra social network e intelligenza artificiale: faremo a meno dei giornalisti? 

Giovanni Valentini è il decano dei giornalisti italiani: tra i fondatori di “la Repubblica” nell’autunno del 1975, è stato il più giovane direttore d’Italia alla guida dell’”Europeo”, poi a lungo al timone dell’“Espresso”. In questo libro racconta la lunga avventura del giornalismo italiano in prima persona, una storia iniziata con carta e macchina da scrivere, rivoluzionata dal web, e oggi destinata a combattere le nuove fide del digitale. Da Eugenio Scalfari a Carlo Caracciolo, da Umberto Eco a Carlo De Benedetti; da Antonio Padellaro a Marco Travaglio, Il romanzo del giornalismo italiano racconta cinquant’anni di storia nazionale vissuti in prima persona dall’autore. Sullo sfondo, le vicende più oscure che hanno attraversato il nostro Paese: il delitto Moro, la P2, il caso Tortora, l’uccisione di Marta Russo, Gladio e la presidenza di Francesco Cossiga, l’avvento e la fine di Silvio Berlusconi.

i Fari, pag. 320, € 21,00


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